Un pugno alla violenza sulle donne
L’idea – “ Provaci con me ” è lo spot realizzato dalle pugili della nazionale femminile italiana di pugilato (FPI) per sostenere un progetto di aiuto alle donne vittime di violenza fisica, psicologica e di stalking. Lo spot “ Provaci con me ” va, infatti, ad inserirsi al progetto promosso dalla onlus Salvamamme denominato “La valigia di salvataggio”. Lo spot mira ad esaltare la forza delle donne, a imprimere nuovo coraggio e nuova speranza in chi è stata precipitata nel baratro cupo della vittima. Spesso, infatti, le vittime di violenza, fisica o psicologica, non escono allo scoperto e affrontano in solitudine il dolore e le difficoltà (leggi qui per approfondire)
Un pugno contro la fragilità – “ Provaci con me ” è realizzato da donne. Questo è fondamentale perché crea ancor di più quella empatia di genere necessaria per spronare le donne che hanno subito una violenza ad acquisire forza dalla fragilità. Donne per le donne. Ecco quindi che il tema pugilistico, del pugno incassato sul ring, serve per raccontare la vicenda di una donna qualunque che acquisisce la forza per cambiare. Per mutare la “negatività di un colpo subito nell’affermazione della propria identità”. Le pugili della nazionale italiana lanciano un messaggio chiaro e forte: mettere al tappeto la violenza. Cerca di imprimere una forza nuova a chi la forza dell’alto l’ha subita sulla propria pelle e ora la teme. “ Provaci con me ” ha, quindi, un messaggio chiaro per le donne: indossate i guantoni (metaforicamente e non) e “riscattate a pugni stretti la vostra dignità”.
Kit di sopravvivenza – Lo spot “ Provaci con m e” viene presentato oggi 26 giugno presso la Sala della Mercede della Camera dei Deputati in occasione del Convegno “Valigia di Salvataggio”. Quest’ultimo è un progetto importante e concreto finalizzato all’aiuto delle donne vittime di violenza. E’un progetto voluto dalla Onlus Salvamamme e patrocinato dalla Camera dei Deputati, dal Senato della Repubblica, da Roma Capitale, dal CONI. Quello presentato è un vero e proprio kit di sopravvivenza, una valigia che contiene un piano di emergenza a tutti gli effetti. Un kit per le 120 ore successive alla violenza subita dalla donna: “oltre al guardaroba di prima necessità e i prodotti igienici, è prevista una nuova sim per il telefono, un rifugio provvisorio e tranquillo, consigli legali e supporto psicologico offerti gratuitamente da professionisti volontari e un numero verde da diffondere presso strutture ospedaliere, assistenti sociali, studi legali, e Forze dell’Ordine“.
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