È recente la notizia della morte di una bambina di 2 anni, in Kentucky, uccisa dal fratellino di 5 con un’arma da fuoco. Ancora più recente è quella relativa all’arresto di una sedicenne a Los Angeles, in seguito ad un’esplosione che avrebbe accidentalmente causato con un esperimento scolastico.
Problema armi negli Stati Uniti. È recente la notizia della morte di una bambina di 2 anni, in Kentucky, uccisa dal fratellino di 5 con un’arma da fuoco. Ancora più recente è quella relativa all’arresto di una sedicenne a Los Angeles, in seguito ad un’esplosione che avrebbe accidentalmente causato con un esperimento scolastico. Rivediamo alcune vicende legislative recenti in merito alle armi.
La vicenda – Si chiama Kiera Wilmot, la sedicenne nativa della Florida, in stato di arresto dal 3 maggio, con l’accusa di aver fatto esplodere una bottiglia d’acqua riempita con prodotti chimici. La miscela che si è rivelata esplosiva è frutto di un esperimento scolastico evidentemente malriuscito. La ragazza avrebbe realizzato questo prodotto basandosi da alcuni video presenti in rete. Nessuna vittima, nessun ferito, ma danni all’edificio scolastico in seguito all’esplosione. Secondo l’Huffington Post, Kiera è stata accusata di “possesso e scarica di un’arma all’interno della scuola e di aver realizzato un congegno distruttivo”. La ragazza si è giustificata ed è stata inoltre difesa dal preside della scuola, Ron Pritchard. Secondo la sua testimonianza, la giovane non ha abbandonato l’edificio dopo l’incidente, il che dimostrerebbe che il suo gesto non è stato premeditato. La polizia non ha voluto sentire ragioni e oltre all’arresto, per Keira, è prevista l’espulsione dalla scuola.
Sparatoria New Orleans – Ancora ieri un altro episodio in cui sono stati coinvolte persone innocenti. È salito a 19 il bilancio dei feriti della sparatoria a New Orleans, dove diversi colpi di arma da fuoco sono stati esplosi verso la folla che assisteva alla parata musicale organizzata per la Festa della Mamma e verso alcuni dei partecipanti alla sfilata. Tra i feriti ci sono due bambini di 10 anni.
Leggi sulle armi – Il 18 aprile scorso, il Senato negli Usa ha respinto la riforma di legge sulle armi. La proposta prevedeva il divieto di vendita di armi d’assalto e di caricatori ad alta capacità e maggiori controlli su chi acquista un’arma. Bocciata quindi la riforma di Obama, proposta dopo la strage nella scuola elementare del Connecticut, in cui un uomo armato uccise 20 bambini e 6 adulti. “Oggi è una giornata vergognosa per Washington. Ma non è finita qui. La mia amministrazione farà di tutto per proteggere la nostra comunità dalla violenza delle armi” aveva commentato il Presidente degli Stati Uniti. Questo recente no del Senato va ricordato in questi giorni, dopo la tragedia che ha visto vittima una bambina di 2 anni, ferita mortalmente dal fratellino di 5 che imbracciava un fucile carico in casa. In quest’ottica ricordiamo anche due riforme approvate nel dicembre scorso: in Michigan, è permesso circolare con armi da fuoco anche in scuole, chiese, bar, ospedali e stadi, a patto che i proprietari abbiano seguito un corso specifico di otto ore; nel Missouri è possibile far fuoco, oltre che circolare armati, anche per chi è ubriaco o minore di 18 anni, a condizione che sia legittima difesa.
COMMENTI