Mitzi, Bernadette e Felicia intraprendono un viaggio introspettivo attraverso l'Australia per un nuovo e sfavillante show che le vedrà protagoniste al Casinò di Alice Spring in realtà Tick/Mitzi nasconde un segreto che rivelerà solo alla fine!
Ritorna in scena al Teatro Brancaccio di Roma dal 21 ottobre – dopo il notevole successo dello scorso anno – Priscilla il Musical tratto dall’omonima pellicola, ormai cult movie, con la regia di Stephan Elliot del 1994 (Oscar per i migliori costumi) con il grande Terence Stamp nel ruolo di Bernadette. Adattato per il teatro dallo stesso regista del film e da Allan Scott e con la regia teatrale di Simon Philips rinnova di anno in anno consensi di platee plaudenti, campione d’incassi, confermandosi a pieno diritto fra i musicals più famosi e più rappresentati nel mondo. La storia risulta essere una sorta di viaggio all’interno di sé. Un’introspezione ricognitiva che va ben oltre il lungo tragitto che intraprendono le tre protagoniste: Tick/Mitzi, Berny/Bernadette e Adam/Felicia sono artisti noti e riconosciuti del varietà ma sono stanchi della solita routine di grandi vedette in Sidney, capitale delle Drag Queens. Accettano così l’ingaggio di portare un nuovo show nel cuore dell’Australia, al Casinò di Alice Springs. O Alice, come comunemente viene denominata la seconda e più popolosa città del continente Australia, un cuore nel deserto, diviene così l’obiettivo principale per il riscatto e l’affermazione.
In realtà Tick ha un ben più segreto motivo, ad Alice vive la sua ex moglie e suo figlio che comincia a diventare grande e chiede continuamente di suo padre e così coinvolge le amiche drag nella rocambolesca avventura. Un capiente e simbolico bus che diverrà casa loro e teatrino per le prove a cui daranno simbolicamente il nome di Priscilla e finalmente l’avventura può iniziare. Il viaggio purtroppo non sarà come apparentemente ed entusiasticamente appare. Le difficoltà non sono poche, non ultima l’intolleranza e il razzismo da parte dei contadinotti che incontreranno sul loro percorso. ‘Il prezzo di scelte coraggiose finisce all’alba’. E una scritta vessatoria contro di loro sul bus ne è la prova. Per fortuna sul loro percorso incontreranno Bob (l’accorato Massimiliano Colonna) che le scorterà e li accompagnerà a destinazione. E forse per Bernadette arriverà anche l’amore. L’incontro fra padre e figlio non creerà imbarazzi ma solo tenerezza e comprensione. Spesso i bambini mostrano molta più disponibilità e aperura degli adulti. Padre e figlio finalmente possono riconoscersi come tali. Un grandissimo esempio di tolleranza e aperura questo gioiello fra divertimento e riflessione. La diversità intesa come un’altra e inequivocabile forma d’amore.
Ma lo spettacolo il cui pregio è quello di affrontare una tematica mai troppo attuale e fra piume di struzzo, paillettes, astucci di rossetto, tacchi a spillo, costumi sfarzosissimi e pieni di inventiva riesce a traghettare con semplicità e divertimento un messaggio assolutamente condivisibile: la trasversalità dei sentimenti. Ed è sorprendente scoprire un pubblico eterogeneo ballare con i protagonisti al ritmo di hits famosissime. Life is a mistery come recita la famosa canzone di Madonna e di come quando Adam/Felicia riesca nel suo desiderio di cantarcela alla sua maniera e con l’aggiunta di un’enorme coda di piume, è un tripudio per tutti. Pubblico e interpreti. Che dire dei tre meravigliosi protagonisti: Cristian Ruiz, Marco D’Alberti e Andrea Rossi? Sorprendentemente bravi e generosi, ballano, cantano, recitano, ammiccano, fanno ridere, fanno ballare ma soprattutto fanno commuovere. E della compagnia tutta? Venti strepitosi trasformisti versatili e disinvolti. Una regia che utilizza ogni forma di espressività a disposizione e spesso con piccoli trucchi riesce a capovolgere completamente l’azione, ma in questo allestimento non c’è assolutamente risparmio, costumi fantasiosissimi e cambi d’abito al ritmo di trasformismi quasi al limite del Fregolismo. Insomma uno spettacolo che sia pur vietato a minori di dodici anni andrebbe fatto vedere fin dall’infanzia per educare le nuove generazioni alla tolleranza e all’apertura intersessuale.
PRISCILLA, LA REGINA DEL DESERTO, IL MUSICAL
con CRISTIAN RUIZ, MARCO D’ALBERTI, ANDREA ROSSI
regia SIMON PHILIPS
resident director MATTEO GASTALDO
resident music supervisor FABIO SERRI
prodotto da Nullarbor Productions e MGM On Stage All Entertainement
Teatro Brancaccio, Roma
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