Prima giornalista senza velo nella TV araba

Prima giornalista senza velo nella TV araba

Giornalista si mostra senza velo su TV araba.

Giornalista senza velo-  Ha sollevato diverse polemiche e destato parecchio scalpore  il caso della giornalista apparsa a volto scoperto, quindi senza alcun tipo di velo,  in un notiziario della TV pubblica dell’Arabia Saudita. Il fatto che la giornalista, inglese di origine araba, leggesse le notizie dallo studio londinese della rete televisiva è stato l’argomento con il quale si è tentato di giustificare la vicenda, definita dal portavoce dell’emittente, Saleh Al Mughailif, un incidente che non si ripeterà più. Delusi quindi coloro che speravano che l’episodio potesse rappresentare un passo avanti verso la conquista di una maggiore libertà da parte delle donne islamiche.

giornalista

La rete televisiva- Donne senza velo sono erano già apparse nelle trasmissioni delle TV private del paese, ma è la prima volta che questo accade su una rete governativa. Al Ekhbariya è un canale di informazione della TV di stato dell’Arabia Saudita, sotto il controllo del governo e gestito dal Ministero della Cultura e dell’Informazione, insieme ad altri canali della rete televisiva saudita. Ha sede a Riyadh, Arabia Saudita, ma ha diversi corrispondenti anche in Europa e in America; nasce appunto per dare una nuova immagine del mondo arabo nel mondo. Avviato nel 2004, fece subito parlare di sé per aver permesso ad una donna, vestita all’occidentale e coperta dal velo hijiab, di condurre il primo notiziario. Viene trasmesso in tutto il Medio Oriente e nei paesi di lingua araba.

Le reazioni- Non si sono fatte attendere le reazioni all’episodio, soprattutto sui social network. Su Twitter il canale di informazione è stato definito “nemico della religione”. Altri considerano quanto accaduto un vero e proprio shock per un paese conservatore come l’Arabia Saudita. Diversi utenti si limitano ad esprimere la loro sorpresa ed etichettano la vicenda come “insolita”. Infine ci sono coloro che hanno accolto positivamente la scelta della conduttrice di non portare il velo, auspicando passi in avanti nel campo dei diritti delle donne.

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