Verso l'ultimo volo
I numeri – Pensiamo ad Alfred Hitchcock e al suo film “Gli uccelli” e alla presenza massiccia, anche se inquietante, dei volatili nella pellicola del 1963. Ecco la realtà del Vecchio Continente sta, invece, rotolando in una direzione diametralmente opposta. Uno studio recente ha preso sotto osservazione la rapida scomparsa degli uccelli dai cieli europei e ha puntato il dito contro un certo tipo di pesticidi. “Gli uccelli […] sono il simbolo della gentilezza” viene pronunciato nel film di Hitchcock; ebbene il “simbolo della gentilezza” è seriamente minacciato e la scomparsa degli uccelli in Europa è un problema reale. Alcune specie hanno subito, infatti, nell’arco di tre soli anni una riduzioni pari al 20%.
Lo studio – La Radboud Universiteit di Nimega ha condotto uno studio sulla scomparsa degli uccelli analizzandone il rapporto con la presenza sempre crescente nell’ambiente di pesticidi. E’ il primo studio a mettere in relazione i pesticidi, già responsabili della moria delle api, con animali non direttamente interessati dall’uso di neonicotinoidi. Gli effetti quindi sarebbero, all’interno della catena alimentare, indiretti: l’utilizzo di pesticidi neonicotinoidi solubili in acqua è stata una scelta più “ecologica” per l’eliminazione degli insetti ma, a quanto pare, affermano gli studiosi di Nimega, vi sono effetti indiretti con gli uccelli. La scomparsa degli uccelli potrebbe essere quindi legata all’assunzione indiretta da parte degli uccelli, di questi pesticidi; “I neonicotinoidi sono stati sempre considerati pesticidi selettivi – affermano dalla Readboud Universiteit – ma i nostri risultati lasciano aperto uno spiraglio considerevole: suggeriscono infatti che essi possano influenzare l’intero ecosistema”
I dati della ricerca – La scomparsa degli uccelli dall’Europa è un problema che potrebbe interessare drammaticamente il nostro prossimo futuro. I dati della ricerca presentati dagli studiosi olandesi parlano chiaro. Hanno analizzato quindici specie di uccelli testando gli effetti legati ad una maggiore concentrazione di neonicotinoidi nell’acqua: una percentuale maggiore di pesticidi si è sempre rivelata strettamente legata ad una flessione delle popolazioni di uccelli prese in esame. Umberto Saba scriveva nella sezione del suo Canzoniere dedicata agli uccelli “L’alta genia/che adoro/ce n’è al mondo tanta!” ma, alla luce dei numeri ricavati dallo studio sulla scomparsa degli uccelli, forse le parole del poeta in futuro non saranno più specchio della realtà. Afferma, infatti, alla BBC Hans de Kroon, uno dei responsabili dello studio: “con concentrazioni superiori a 20 nanogrammi per litro, abbiamo trovato una riduzione del 3,5% delle popolazioni locali di uccelli. In dieci anni si tratta di una riduzione del 35% della popolazione locale, è davvero enorme“.
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