Passione: come aggiungere un pò di pepe ad un matrimonio?
Cara psicologa, ho un problema, ovvio che ho un problema, altrimenti non sarei qui a scriverti anche disposta a mettere in piazza un pezzettino della mia vita. Non sono più giovanissima, ma neanche da buttare, per così dire. Ho 54 anni e sono sposata da ben 25 anni con un uomo meraviglioso e 3 figli, tutti abbastanza grandi, 2 di loro vivono già fuori casa. Mio marito è stato l’unico uomo della mia vita e sono felice di questo perché è una cosa che, a mio avviso, rende il nostro rapporto speciale ed unico, ma credo che tutti abbiano la tendenza a considerare unico il proprio rapporto con il compagno/compagna. Insomma, fin dai primi rapporti io mi sentita “timida” e forse anche un po’ “freddina”, ma ero una ragazzina e credevo fosse normale, poi subito matrimonio e figli e credevo fosse il mio ruolo di mamma più che di moglie che mi portasse ad essere poco “passionale”, invece, ora che io e mio marito potremmo vivere, per così dire, una “seconda luna di miele” mi rendo conto, ci rendiamo conto, che sono proprio io a non saper prendere l’iniziativa, o ad avere inventiva durante i rapporti. Mi vergogno! Non c’è passione in me! Mi rendo conto che a mio marito farebbe piacere se io fossi un po’ più “calorosa” ma proprio non ci riesco, anche se mi riprometto di farlo, poi sul momento mi sento anche fisicamente bloccata da un profondo senso di vergogna. C’è un modo per sbloccarmi? Ovviamente mio marito non mi fa pesare nulla, ma sta iniziando a pesare a me! Come posso fare? Grazie. Luana.
Cara Luana, innanzitutto ti ringrazio per aver voluto condividere un aspetto così intimo della tua vita, e il fatto che tu sia riuscita a descriverlo così bene in una mail significa che possiedi una grande consapevolezza di te stessa e del tuo rapporto con tuo marito. Questa consapevolezza può essere considerata di per sé un punto di forza nella tua situazione, perché conosci bene qual è la situazione che ti crea disagio e soprattutto è positivo che sia tu a volerla risolvere senza alcuna forzatura da parte di tuo marito. Consapevolezza e buona volontà sono già due soluzioni che tu possiedi, il “problema vergogna” non è risolvibile con una ricetta purtroppo e tu non devi forzarti a fare grandi cose che non senti di fare anche perché il passaggio credo sarebbe destabilizzante anche per tuo marito, poiché il vostro rapporto per 25 anni ha funzionato in questo modo. Ti consiglio di procedere per gradi aggiungendo poco alla volta, man mano che te la senti, un pizzico di pepe in più al vostro rapporto non tralasciando il dialogo con tuo marito che potrebbe costituire insieme alla consapevolezza e alla buona volontà un terzo punto di forza per “sbloccare” la situazione che tu avverti come un disagio. Non credo sia giusto dire che non c’è passione in te poichè ognuno è passionale a modo suo. In bocca al lupo!
COMMENTI