Parigi fashion week 2015: provocazione di Rick Owens

Parigi fashion week 2015: provocazione di Rick Owens

Provocazione di Rick Owens sulla passerella della Parigi fashion week

Fashion week e realtà viaggiano sempre più in parallelo. E’ sempre utile ricordare quanto la moda stia entrando sempre più a far parte della società non solo dal punto di vista più evidente, ovvero quello di farci scoprire nuovi must e tendenze del momento, ma sta iniziando ad abbracciare anche quelli che sono gli aspetti legati al sociale o più in generale alla realtà di tutti i giorni. Ad ogni sfilata gli stilisti riescono sempre a trasportarci in una dimensione ultraterrena presentandoci mondi che non viviamo quotidianamente, ma è proprio negli ultimi anni che in passerella sfila la solidarietà, e l’ultimo grande gesto è spettato allo stilista Rick Owens.

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PROVOCAZIONE PER LA SOLIDARIETÀ – In passerella “donne vestite di altre donne” hanno reso omaggio a quella che è la solidarietà femminile, il supporto e la voglia di voler delineare quella che è la forza che le donne creano unendosi e spalleggiandosi a vicenda. Un messaggio forte quello che lo stilista ha voluto mandare, forse ha ricamato il tutto con un filo di provocazione date le modalità con le quali alcune modelle hanno dovuto sostenere sul loro corpo altre modelle, ma il messaggio voleva essere chiaro e senza censure a sottolineare l’importanza della solidarietà femminile e dipingere questo genere percepito come fragile e facilmente violabile, al pari di una roccia pronta a sorreggere e a difendere la dignità del proprio sesso e quella personale.
La semplicità degli abiti da Owens presentati si sono intrecciati con una tematica abbastanza tosta e che fa parlare spesso tutti i tg delineando la donna in tutta la sua fragilità, forse anche sbagliando, ed infatti lo stilista va contro corrente e scolpisce una donna forte e capace di spogliarsi delle proprie debolezze generate dai pregiudizi per creare una barriera capace di vincere l’impossibile, ovvero l’unione.

PASSERELLE IN RIVOLTA PER LA RIVOLUZIONE – Molti hanno definito questo commuovente spettacolo come “circo” non percependo il messaggio e prendendo troppo sotto gamba ciò che la moda ora vuole fare, ovvero entrare nella società per prendersi carico dei problemi che l’affligge e denunciare. L’ultima denuncia era stata fatta nella celebre sfilata Chanel dove Karl Lagerfeld aveva trasportato in passerella tutte le sue modelle, capitanate da Cara Delevingne, in una rivolta contro la guerra e contro tutti quei sistemi capaci di generare odio e razzismo.
Questo è il nuovo modo di concepire la moda e di tentare di dare un senso a chi cerca di urlare ogni qualvolta si sente messo da parte, le sfilate si fanno dunque portavoce di una società che necessita di cure e che deve assolutamente sbattere la faccia sul male che l’affligge.

Photo: Etienne Laurent/EPA

Paola Puggioni

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