Papa Francesco: un mese di pontificato

Papa Francesco: un mese di pontificato

Il 13 marzo scorso, veniva eletto Papa Francesco. La folla riunita a Piazza San Pietro guardava incantata il comignolo sulla Cappella Sistina

Il 13 marzo scorso, veniva eletto Papa Francesco. La folla riunita a Piazza San Pietro guardava incantata il comignolo sulla Cappella Sistina. Da due giorni i cardinali elettori erano chiusi in Conclave per l’elezione del nuovo successore di Pietro, dopo le dimissioni di Papa Benedetto XVI. La giornata era iniziata con la pioggia e con un gabbiano che, insistentemente, si appollaiava su quel comignolo ripreso da tutte le televisioni del mondo. Ad un certo punto, verso le 18, il comignolo inizia a fumare e, con sorpresa di tutti, la grande fumata bianca annunciava l’elezione del nuovo pastore della comunità cattolica. Il nuovo vescovo di Roma, dopo circa un’ora, si affacciò dalla loggia della Basilica di San Pietro. Era il cardinale Jorge Mario Bergoglio, vescovo di Buenos Aires, il Papa venuto “quasi dalla fine del mondo”. Il suo nome da pontefice ha fatto breccia sin da subito: Francesco, in onore al ‘poverello di Assisi’, colui che aiutò la Chiesa in un periodo molto difficile, colui che della povertà fece il suo baluardo.

Papa Francesco elezionePapa Francesco, gli esordi del suo pontificato – Ciò che ha colpito di questo mese di pontificato è il modo con cui Papa Francesco si rapporta con le persone: dopo la messa, saluta i suoi fedeli stringendo loro la mano, celebra la messa per i dipendenti del Vaticano, raccoglie i ciucci caduti ai bambini che piangono a Piazza San Pietro, augura buon pranzo ai fedeli dopo l’Angelus la domenica. Non vive nell’appartamento pontificio, ha rinunciato a molti ornamenti d’oro (caso lampante l’anello pescatorio, che lui ha voluto d’argento). Per il vescovo di Roma, come lui ama definirsi (durante il suo discorso, la sera dell’elezione, non ha mai proferito la parola Papa), sono modi di fare e atteggiamenti che lasciano il segno.

 

Papa Francesco e gli otto saggi – E se i saggi di Giorgio Napolitano hanno chiuso ieri i loro lavori, oggi Papa Francesco, ad un mese dal suo insediamento, nomina otto ‘saggi’ che lo consiglieranno nel governo della Chiesa Universale e che studieranno con lui un progetto per rivedere il Pastor Bonus, cioè la costituzione della Curia Romana. Il gruppo di cardinali, come ha affermato Padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa Vaticana, si riunirà ad ottobre e nel frattempo il Papa continuerà il suo incontro con tutti gli esponenti della Curia, così da poter affrontare al meglio le riunioni con il gruppo di consiglieri e, magari, vagliare una serie di riforme per cambiare il volto della Chiesa.

Augusto D’Amante

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