Un cuore che palpita da anni
Il fuoco prima della Carriera – E’ impossibile far capire il Palio di Siena in così poche parole. Il Palio è l’anima della città. Il Palio di Siena non è limitato al giorno della Carriera ma interessa e regola la vita all’interno delle contrade per tutto l’anno. Le contrade sono, infatti, il cuore antico, millenario, e ancora inarrestabile e pulsante della splendida città di Siena. Sono 17 le contrade i cui territori si spartiscono la città: Aquila, Bruco, Chiocciola, Civetta, Drago, Giraffa, Istrice, Leocorno, Lupa, Nicchio, Oca, Onda, Pantera, Selva, Tartuca, Torre, Valdimontone. Vi erano in passato anche altre contrade col tempo soppresse: Orso, Vipera, Leone, Spadaforte, Gallo, Quercia. La vita nelle contrade si incendia nei giorni precedenti il Palio. I tre giorni precedenti la Carriera sono caratterizzati dalle prove dei cavalli sul tufo della Piazza. Dopo che è avvenuta la “Tratta”, cioè l’assegnazione ufficiale dei cavalli alle varie contrade, queste ultime, rappresentate dal fantino, saggeranno attraverso gli zoccoli del cavallo il terreno del Campo. Le sere sono animate dalle cene di contrada per le strade della città.
La Carriera – La Carriera è la corsa. I cavalli lanciati al galoppo con il tufo che impolvera il sudore. I fantini che montano a pelo e spronano i cavalli a dare il massimo nei tre giri della Piazza del Campo. Questa è una parte del Palio di Siena. Le Carriere durante l’anno sono due: il 2 luglio e il 16 agosto. Dopo domani si correrà quindi la prima Carriera del 2014 e la città di Siena, e soprattutto le contrade che vi parteciperanno, sentono già crescere la tensione. Al Palio di Siena del 2 luglio le contrade partecipanti questo anno sono: Drago, Giraffa, Chiocciola, Tartuca, Selva, Aquila, Bruco, Lupa, Pantera e Onda. Sono, infatti, dieci le contrade che corrono il Palio di Siena e vengono estratte tra le diciassette complessive. In passato la Carriera era corsa da tutte quelle che volevano aderire. Questa tendenza si è mantenuta sino al “Bando del 1721” dopo che vi furono “gravi sconcerti che sono succeduti per lo passato nelle corse del Palio”. Il gran clamore che anima la città in tutti i giorni precedenti si chiude nel fiato sospeso della piazza alle 19.30 del 2 luglio. I cuori palpitano in silenzio sino al via dato dal Mossiere e al “canape” che, caduto a terra, lascia i cavalli correre a briglia sciolta. Assegnato alla vincitrice il Palio, il drappellone dipinto, verrà portato insieme al fantino, al cavallo e al popolo in festa, nella Chiesa per ringraziare per la vittoria. Da qui in poi sono solo festeggiamenti.
La storia – Il Palio di Siena ha una storia molto antica. Molti considerano il Palio una semplice corsa di cavalli ignorandone lo spirito profondo radicato nella storia dei senesi. Ignorandone anche il legame indissolubile che lo lega alla spiritualità: il Palio del 2 luglio viene corso, infatti, per la Madonna di Provenzano, mentre il Palio del 16 agosto è corso in onore dell’Assunta.Nella storia di Siena si ha testimonianza di una “corsa di cavalli” sin dal 1200. Sono molte le modifiche che hanno riguardato il luogo della corsa, i confini tra le contrade, i modi di partecipazione, dal 1200 sino al Palio di Siena odierno. Si ha testimonianza di un “Palio alla lunga” che veniva corso per le vie della città. Lungo il percorso incroci e angoli delle strade venivano coperti con tendoni e il premio vinto era un “drappellone” di stoffa preziosa. Nel 1874 il “Palio alla lunga” venne proibito e rimase il Palio corso nella Piazza del Campo. Il Palio di Siena è quindi una tradizione storica viva e straordinaria. E’dotato di un fascino unico che ogni anno attira moltissimi turisti e lascia lo spettatore, contradaiolo o meno, col fiato sospeso e un brivido che corre lungo la schiena.
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