Pakistan: donna incinta cristiana costretta a sfilare nuda

Pakistan: donna incinta cristiana costretta a sfilare nuda

Una donna incinta cristiana è stata costretta a sfilare nuda in pubblico in Pakistan dal proprio datore di lavoro.

Cristiana incinta costretta a sfilare nuda in Pakistan –  Una donna di 28 anni, incinta e cristiana, è stata costretta dal suo datore di lavoro a sfilare nuda in pubblico perché, a suo dire, non avrebbe adempiuto in modo adeguato al suo dovere e quindi avrebbe deluso le sue aspettative. Secondo quanto riferito dall’agenzia Fides, la donna, residente nella colonia cristiana di Rana Town, ha perso il bambino durante questo atto di violenza. E’ stata costretta a camminare per trenta minuti senza vestiti, in quanto non avrebbe soddisfatto le esigenze del suo datore di lavoro, per il quale svolgeva il compito di domestica. Questa notizia è emersa il 25 Novembre, proprio durante la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne.

pakistan-donneLa donna ha perso il bambino – Gravissima perdita per la donna costretta a sfilare nuda in Pakistan. La vittima ha, infatti, perso il bambino durante questo gesto di violenza. “Ero incinta di due mesi e ho perso il bambino nell’incidente. La polizia si guarda bene dall’arrestare i colpevoli. Se non ottengo giustizia mi ammazzo” ha dichiarato la vittima. Il marito ha spiegato che gli inquirenti hanno aperto un fascicolo contro l’uomo e i quattro complici, ma che non è stata applicata la legge contro il terrorismo come loro avevano richiesto. Durante la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne si è tenuta una manifestazione e i partecipanti hanno richiesto al governo di approvare una legge contro le violenze domestiche e le conversioni forzate.

Atto di violenza contro una donna cristiana incinta – La donna è stata costretta dal suo datore di lavoro a camminare nuda in pubblico. Uno dei figli dell’uomo, insieme a quattro amici, ha trascinato la donna incinta fuori dall’appartamento e le ha strappato via i vestiti. In seguito gli uomini hanno abbandonato la vittima all’angolo della strada, dove una donna anziana le ha portato dei vestiti per aiutarla a coprirsi. La donna è stata trasportata in ospedale dai parenti, ma i medici hanno subito riscontrato un principio di aborto, senza riuscire a fare niente per poter salvare la vita al bambino. “Le donne delle minoranze religiose sono obiettivi semplici da colpire“, ha dichiarato l’avvocato cristiano Hashmat Barkat.

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