Padova: islamici rifiutano di farsi visitare da medici donne

Padova: islamici rifiutano di farsi visitare da medici donne

A Padova alcuni pazienti islamici hanno rifiutato la vitita dei medici donne: "Vogliamo dottori maschi".

A Padova alcuni pazienti islamici non hanno voluto farsi visitare da medici donne – Sono sempre di più i profughi in arrivo nella città di Padova e moltissimi di loro, islamici, si rifiutano di farsi visitare da medici donne. “Vogliamo dottori maschi“, è questa la richiesta dei pazienti islamici arrivati a Padova.  Proprio per questo motivo l’Usl 16 è stata costretta a richiedere a tre medici in pensione di lavorare in ambulatorio gratis per un anno. Il sindaco Massimo Bitonci è rimasto scioccato dalle richieste dei pazienti ed ha prontamente risposto sulla sua pagina Facebook: “Vogliono medici uomini? Vadano a casa loro. Padova non accetta discriminazioni. Qui nel 1678 la prima donna laureata nella storia: Elena Lucrezia Cornaro Piscopia“.

islamiciTre medici in pensione lavoreranno gratis per un anno – A causa del grande affollamento negli ambulatori sanitari dedicati all’accoglienza degli immigrati, l’Usl 16 ha dovuto chiedere aiuto a tre medici in pensione, che per un anno lavoreranno gratis, per occuparsi dei tanti pazienti in continuo aumento. La struttura, che opera da dieci anni, è fondamentale al momento a causa dell’emergenza profughi che porta tantissimi pazienti, tra uomini, donne e bambini. Queste persone sono molto devote alla religione islamica, secondo cui uomini e donne non possono essere visitati da dottori del sesso opposto, visto che ciò significherebbe spogliarsi e restare soli in una stanza. Per questo motivo alcuni pazienti islamici hanno preteso di essere sottoposti alle visite da dottori uomini, rifiutando l’intervento di medici donne.

L’Usl 16 di Padova ha bisogno di rinforzi – Le richieste e le pretese esposte dai tantissimi pazienti islamici stanno creando disagi ed ingorghi davanti agli ambulatori dedicati all’accoglienza degli immigrati. L’emergenza profughi è in crescita e per questo l’Usl 16 ha dovuto chiedere i rinforzi, facendo lavorare gratis per un anno tre medici in pensione. “L’organico della Struttura di alta professionalità immigrazione non è tale da fronteggiare la situazione di emergenza, considerando anche il fatto che gli immigrati, quasi totalmente di religione musulmana, rifiutano la visita da parte di un medico donna e i carichi di lavoro delle altre Strutture dell’ente sanitario non consentono che i dirigenti medici che vi afferiscono vengano dedicati all’effettuazione delle visite ai profughi” si legge, infatti, nella delibera di collaborazione, come riportato da Il Mattino di Padova.

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