Oumaya: la prima donna irachena nominata sceicca

Oumaya: chi era – Oumaya Naji al-Jabar era una combattente, una di quelle donne che ha deciso di impugnare le armi e combattere il nemico, proteggere il territorio. Oumaya aveva deciso di mobilitarsi quando le truppe dell’Isis avevano iniziato a invadere il distretto di al-Alam e non è la prima volta che una donna si muove proprio contro l’Isis: in Siria si è formata una milizia di combattenti curde per difendere il territorio. Oumaya era avvocato, attivista per i diritti delle donne e consulente per l’ufficio Women and Social Affairs organization.

Nominata sceicca – La vera novità non sta tanto nel fatto che una donna abbia impugnato le armi, quanto nel fatto che sia stata nominata sceicca. Il termine sceicco, infatti, indica una persona che gode di grande rispetto presso la comunità e, generalmente, si tratta di uomini. Ma Oumaya si è meritata il titolo: infatti, lo scorso giugno è stata colpita a morte da un cecchino, proprio mentre combatteva, nel territorio di Salah al-Din, un governatorato a nord dell’Iraq. Una magra consolazione, forse, per lei e per i suoi cari (che godranno di particolari diritti in virtù di questa nomina), ma un atto certamente simbolico che sa riconoscere il valore delle donne là dove si mostra.

Significati – Non bisogna certo cadere nella trappola di pensare che le donne, per vedersi riconosciuto il proprio valore, necessitino di raggiungere dei titoli che sono prerogativa maschile. E questo sembrerebbe il caso di Oumaya e del suo titolo di “Sheika”. Il dibattito femminista, al riguardo, è millenario: la vera uguaglianza sta nel valorizzare le sue caratteristiche specifiche, la propria essenza, senza necessariamente dover ottenere gli stessi impieghi e titoli degli uomini. Ma il caso di Oumaya può dirsi differente: in paesi che, senza generalizzare troppo, spesso discriminano la donna e la relegano a stati inferiori, la nomina a sceicco non può che essere un riconoscimento dell’impegno dato. E questo riconoscimento, anche quando evidente, non sempre viene a galla; non bisogna darlo per scontato.