Il 14 febbraio tutti in piazza a ballare per dimostrare il nostro disprezzo nei confronti di chi abusa delle donne
One Billion Rising, ballare contro la violenza sulle donne – Torna anche quest’anno, per il secondo anno consecutivo, l’appuntamento con One Billion Rising, la campagna ideata da Eve Ensler lo scorso anno che ha spinto più di un miliardo di persone in tutto il mondo a danzare e a manifestare contro la violenza sulle donne e sulle bambine. La data prescelta è stata quella di oggi, venerdì 14 febbraio: nella giornata di San Valentino, in cui si festeggia l’amore, c’è chi si mobiliterà per portare l’attenzione mediatica al tema della giustizia, per vincere la battaglia contro la violenza sulle donne, grave piaga mondiale degli ultimi decenni.
V-Day, tutti gli appuntamenti – Gli appuntamenti in programma per la giornata di oggi sono numerosi. Sul sito One Billion Rising potete trovare tutte le informazioni sulle varie manifestazioni organizzate nelle tante città che hanno aderito alla campagna. Il numero continua a crescere vertiginosamente poiché la campagna internazionale continua a raccogliere adesioni. L’anno scorso, un miliardo di persone in 207 diversi Paesi del globo terrestre hanno manifestato e ballato nelle piazze per chiedere la fine della violenza contro le donne. Quest’anno la manifestazione ha un nuovo obiettivo: non solo la denuncia verso quanti abusano e maltrattano le donne, ma anche il lancio di una petizione per chiedere giustizia per le vittime. One Billion Rising for Justice è un appello globale (qui potete firmare la petizione http://www.onebillionrising.org/sign-up/) che vuole maggiori tutele per le donne sopravvissute alla violenza.
Il ballo come rivoluzione – “Immaginate un miliardo di persone che comunicano le proprie storie, che ballano e parlano ad alta voce nei luoghi deputati ad amministrare la giustizia”, ha detto la direttrice della campagna, Monique Wilson. “ONE BILLION RISING FOR JUSTICE è un invito a liberarsi dai confini, dagli obblighi, dalla vergogna, dal senso di colpa, dalla sofferenza, dall’umiliazione, dalla rabbia e dalla schiavitù. È un appello per promuovere una giustizia rivoluzionaria”. È ora dunque di scendere in piazza e di ballare per manifestare il nostro disprezzo per quanti abusano, maltrattano, picchiano, offendono e uccidono le donne.
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