La Rai ha censurato lo spot “Sì alle differenze no all’omofobia”, realizzato dal Dipartimento per le pari opportunità di Palazzo Chigi.
La Rai ha censurato lo spot “Sì alle differenze no all’omofobia”, realizzato dal Dipartimento per le pari opportunità di Palazzo Chigi. La trasmissione dello spot sarebbe stata stoppata dai dirigenti dell’azienda di Viale Mazzini perché contenente le parole ‘gay’ e ‘lesbica’.
La Rai stoppa lo spot contro l’omofobia – In un clima come quello che sta vivendo il nostro Belpaese, dove sono sempre più numerosi gli attacchi alla comunità Lgbt e i fenomeni di omofobia, il Dipartimento per le pari opportunità ha pensato bene di produrre uno spot, da mandare ad ogni ora del giorno e della notte su vari canali televisivi, per diffondere un messaggio di uguaglianza e promuovere la ‘cultura del rispetto’: il rispetto di ogni individuo e il rispetto dei diritti e delle differenze di ogni persona. “Le differenze sono parte dell’essere: normali, naturali e tutte rispettabili e apprezzabili. La battaglia è contro i luoghi comuni e gli atteggiamenti di esclusione che minano i cardini della società civile. L’omofobia è un male diffuso e corrosivo, un nodo sociale che deve essere sciolto e risolto con consapevolezza”. Con queste parole l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni del Dipartimento delle Pari Opportunità di Palazzo Chigi (UNAR) ha presentato lo scorso gennaio la campagna contro l’omofobia, che sarebbe dovuta andare in onda in tv in questi giorni. Lo spot è stato visto sui canali Rai, solo in seconda serata, quando gli ascolti registrati sono più bassi.
Scalfarotto contro la scelta della Rai – La scelta di Mamma Rai di non trasmettere, prima, e di trasmettere solo la notte, poi, lo spot “Sì alle differenze no all’omofobia”, ha suscitato le ire di Ivan Scalfarotto, deputato Pd: “La Rai come servizio pubblico dovrebbe essere il primo canale della promozione della convivenza. E’ importante dire le parole con rispetto senza attribuirgli significati che non gli appartengono”.
La risposta della Rai – Per mettere a tacere le voci e placare la bufera che si è scatenata in merito a questo caso, i vertici della Rai hanno diffuso un comunicato stampa per sottolineare che lo spot “Sì alle differenze no all’omofobia” andrà in onda dal 13 al 26 aprile “come previsto e pianificato con il Dipartimento dell’informazione e Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri”.
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