Omicidio Ostia, ancora giallo sulla morte di Alessandra

Omicidio Ostia, ancora giallo sulla morte di Alessandra

Omicidio Ostia. Alessandra Iacullo conosceva il suo assassino e ha provato a difendersi, come dimostrano le tracce biologiche rinvenute sotto le unghie della ragazza. Si indaga sulla relazione che la giovane aveva con una donna sposata e sugli incontri con altre ragazze conosciute in chat.

E’ ancora giallo sull’omicidio di Alessandra Iacullo, la trentenne che giovedì scorso è morta ad Ostia dopo essere stata barbaramente uccisa in via Riserva Pantano, tra Dragona e Acilia, vicino Roma. Gli inquirenti stanno seguendo varie piste e molte conferme arriveranno solo in seguito ai risultati delle analisi della Polizia Scientifica. Giovedì scorso alcuni passanti avevano rinvenuto, sotto lo scooter su cui viaggiava, Alessandra in una pozza di sangue. In un primo momento si pensava ad un incidente: la ragazza è stata condotta all’ospedale Grassi di Ostia, ma qui è morta subito dopo il suo arrivo. Ad un’attenta analisi, i sanitari avevano notato le profonde ferite sul corpo della ragazza, procurate, molto probabilmente, da un coltello. L’arma del delitto non è stata ancora rinvenuta, e anche questo fatto contribuisce a rendere più nebulosa l’indagine.

omicidio dragona

Alessandra ha cercato di difendersi – Stando a quanto riscontrato finora, Alessandra è stata uccisa da una persona di cui si fidava: questa certezza è dovuta al fatto che la ragazza non si sarebbe mai avventurata di notte in una strada così buia e sterrata come quella in cui è stata ritrovata. Sotto le unghie della vittima sono state raccolte tracce biologiche: prima di cadere a terra, quindi, Alessandra ha cercato di difendersi, graffiando, forse, il suo assassino. L’esame dei reperti è stato predisposto dal pm Paola Filippi, che ha anche stabilito la causa della morte della giovane: dissanguamento. Alessandra, infatti, ha perso la vita in seguito alle grande quantità di sangue perso, soprattutto per le ferite alla giugulare.

La relazione con una sessantenne – Intanto si scava nella vita della vittima. Dopo aver chiuso una relazione con un uomo più grande di lei, Alessandra avrebbe iniziato a frequentare una donna sposata di 60 anni, conosciuta su Facebook. Il marito della donna era a conoscenza della relazione tra le due, e tutti e tre avevano viaggiato molto insieme. Intanto, però, Alessandra avrebbe avuto anche molti altri incontri con ragazze conosciute in chat. Inoltre si indaga anche nel giro delle sue amicizie, soprattutto con un gruppo di immigrati nordafricani di Torvajanica, con i quali la ragazza scambiava molti messaggi ed e-mail. I tabulati telefonici saranno utilissimi per ricostruire le ultime ore di Alessandra e scoprire con chi avesse appuntamento nel luogo in cui è stata poi uccisa. Gli inquirenti suppongono che ci sia un litigio che abbia causato la morte della ragazza e che la vittima conoscesse benissimo il suo assassino.

Assemblea cittadina contro il femminicidio al Grassi – Intanto alle 18.00 di oggi, presso l’Aula Sinibaldi della Direzione Sanitaria dell’Ospedale Grassi di Ostia, si terrà un’assemblea pubblica promossa dall’Associazione Punto D e il coordinamento cittadino di donne contro la violenza di genere. L’assemblea è stata fortemente voluta da Manuela Campitelli, Giorgia Celli e Nicoletta Guelfi, le promotrici del flash mob “Rompiamo il silenzio, un fiore per Michela e le altre”, tenutosi a fine aprile dopo l’omicidio dell’infermiera Michela Fioretti, avvenuto nello stesso luogo dove si è consumato l’atroce delitto di Alessandra.

Augusto D’Amante

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