Obiettori di coscienza, in Italia cifre in aumento

Obiettori di coscienza, in Italia cifre in aumento

Il fatto - In Italia il numero di medici obiettori di coscienza è in costante aumento, la percentuale è di oltre il 17% in 30 anni. In alcune aree il

Il fatto – In Italia il numero di medici obiettori di coscienza è in costante aumento, la percentuale è di oltre il 17% in 30 anni. In alcune aree il numero raggiunge addirittura il 100%. Un esempio concreto è l’ospedale di Jesi (provincia di Ancona), dove i dieci ginecologi sono tutti obiettori. Assistiamo a casi affini in Lombardia, in cui un sesto delle aziende ospedaliere (dotate di reparti di ostetricia e ginecologia) contano la totalità di medici obiettori, contrari quindi all’Igv. Stando alle stime ufficiali, i medici obiettori nel nostro Paese sono il 70%. Anna Pompili, membro della “Libera associazione italiana ginecologi” ha dichiarato: “Le cifre ufficiali non corrispondono a quelle che abbiamo raccolto noi, struttura per struttura. Parliamo del 91,3%“. L’accesso alle cure e la violazione del diritto alla salute sono, purtroppo, fatti comuni.

Obiettori di coscienza

Il caso di Roma – E’ di recente data la notizia della donna, che nel 2010, all’ospedale Sandro Pertini di Roma, è stata costretta a praticare l’aborto in autonomia. Valentina Magnanti, 28enne romana, ha dichiarato: “Sono stata costretta ad abortire in un bagno, forse perché tutti i medici di turno erano obiettori.“. In risposta, l’ospedale ha pubblicato una nota con la sua versione: “Dalla lettura dei documenti sanitari agli atti risulta che la signora è stata assistita da personale che ha l’obbligo di assistenza anche nel caso di obiezione di coscienza, trattandosi di un’interruzione di gravidanza terapeutica. In particolare, la signora è stata assistita, durante la degenza, da due medici non obiettori di coscienza che fanno parte dell’équipe istituzionalmente preposta alla Ivg.

Cosa dice la legge – In seguito ad un caso risalente al 2013, la sentenza del 2 aprile 2013 n.14979 della Sesta Sezione Penale della Corte di Cassazione ha stabilito che anche il medico obiettore di coscienza è tenuto ad assistere la paziente. Il diritto all’obiezione di coscienza è tutelato legalmente entro il limite dell’attività concreta dell’interruzione di gravidanza, oltre alle quali, il medico non può rifiutare di prestare la sua assistenza e la sua competenza.

COMMENTI

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    […] medici di praticare il rifiuto per l’intervento dell’IVG, tuttavia, la stessa legge obbliga gli obiettori di coscienza a garantire l’assistenza per la donna sostituendo il personale medico obiettore con un altro che […]

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    […] a collaborare. Il numero di obiettori di coscienza tra i camici bianchi del nostro Paese è in costante aumento e nonostante ci sia una legge a regolamentare la questione, la situazione non è affatto semplice. […]