Nuovi progetti green: ecco l’architettura del futuro

Nuovi progetti green: ecco l’architettura del futuro

Il prossimo futuro dell'architettura

Un futuro di rifiuti – La quantità di rifiuti prodotti dall’uomo è destinata a crescere esponenzialmente con gli anni in conseguenza anche dell’aumento della popolazione e delle tendenze sempre più consumistiche diffuse a livello globale. Certamente produzione di rifiuti e scarti e benessere del Pianeta non sono due realtà facilmente armonizzabili. Di recente sono stati vari i progetti green e le iniziative che hanno “preso di petto” il problema cercando di dare al futuro una risposta ecosostenibile e intelligente; pensiamo al progetto di Ecoplan per riciclare pannolini e realizzarne banchi di scuola o, ancora, all’iniziativa di una catena di alimentari in Inghilterra per il riutilizzo degli scarti alimentari. Recentemente sono emersi altri due progetti che riguardano il campo dell’architettura dando un respiro green anche a questo “aspetto” del futuro.

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Grattacieli di rifiuti – Uno dei nuovi progetti green prenderà le mosse a Londra e si chiama “Organic London Skyscraper”. Gli ideatori di questo progetto lo esemplificano così: “È una risposta concreta e reale al costante aumento della popolazione urbana e al conseguente aumento dei rifiuti solidi. Abbiamo calcolato che ci vorrà poco meno di un anno perché dai rifiuti degli stessi inquilini dell’edificio si completi la facciata dell’edificio”. L’idea alla base di questa neo architettura green è semplice e intelligente: il grattacelo del futuro si innalzerà verso le nuvole alimentato dagli scarti dei suoi stessi abitanti in una catena di riciclaggio – costruzione –riciclaggio. Questo progetto permetterebbe quindi di dare una nuova vita ai propri rifiuti impedendo che inquinino l’ambiente o si debbano affrontare problemi di smaltimento: con 80 bottiglie di plastica, per esempio, sarà possibile realizzare un pannello isolante. Il Tutto che si alimenta e cresce sulle produzioni delle proprie componenti.

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Architettura “sentimentale” – Un altro di questi nuovi progetti green ha un aspetto, se possibile, ancor più straordinario. L’esperienza progettata è un connubio perfetto tra architettura, prospettive green ed ecosostenibilità, e quell’anima social che oramai pervade le realtà quotidiane e virtuali di molti di noi. Il progetto si chiama S.T.A.N. e consiste in un “giardino high tech” progettato dall’Università di Lincoln e costituito da pannelli in acciaio grezzo disposti sia in verticale che in orizzontale. I pannelli e l’intera struttura sono in grado di essere “influenzati” dagli umori di chi, tramite messaggi web contrassegnati dall’ hashtag #gardenup, invierà il proprio segnale al giardino che elaborando i messaggi aprirà, chiuderà e modificherà i propri pannelli. Il progetto potrebbe essere portato, in un futuro, alla realizzazione di intere città in grado di modificarsi a seconda degli umori dei propri abitanti.

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