La Nike di Samotracia ha ritrovato il suo splendore. I lavori di restauro, iniziati dieci mesi fa, sono terminati. Già da sabato, i visitatori potranno nuovamente ammirarla al Louvre.
Restauro completato – Dopo dieci mesi di restauro, la Nike di Samotracia torna ad occupare il suo consueto posto: in cima all’ Escalier Daru del Louvre di Parigi. La scultura greca è uno dei simboli del celebre museo. Potrà nuovamente essere ammirata dai visitatori a partire da questo sabato. La ristrutturazione della scalinata che conduce alla Nike è ancora in atto e si concluderà nella primavera 2015. “L’opera non era in pericolo, ma era contaminata da un carico di polvere eccessivo dovuto al gran passaggio di visitatori nel museo” ha dichiarato Ludovic Laugier, uno dei responsabili del restauro.
Costi e finanziatori – Il costo dei lavori ammonta a 4 milioni di euro. Il Louvre è riuscito a raccogliere un quarto della cifra con una campagna di donazioni individuali, iniziata via internet a fine 2013. In 6700 hanno contribuito alla causa. La restante somma è frutto delle elargizioni di tre sponsor sostenitori del progetto: Nippon Television Holdings, F. Marc de Lacharrière (Fimalac) e la Bank of America Merrill Lynch.
Il progetto – Il restauro dell’opera era opportuno, era già tra i progetti del Louvre da almeno quindici anni. Ludovic Lauger, del Dipartimento delle antichità greche, etrusche e romane aveva dichiarato: “Il suo stato di salute non è cattivo, ma ha perso splendore. La statua si è considerevolmente scurita”. Il contrasto tra i marmi, quello di Paros, bianchissimo e quello grigio con venature bianche di Lartos, era diventato molto meno evidente. Le parti aggiunte nel corso dei restauri precedenti non erano individuabili: un seno e parte di un’ala realizzati in gesso e la calce usata per uniformare il monumento erano ingialliti durante i decenni.
Ritrovamento e trasporto a Parigi – La scultura fu ritrovata il 15 aprile 1863 sull’isola di Samotracia, nel settore nord-orientale dell’Egeo, dal viceconsole francese a Edirne, Charles Champoiseau. La Nike ha affrontato un lungo ed avventuroso viaggio per giungere a Parigi: da Samotracia a Costantinopoli, da Costantinopoli al Pireo, dal Pireo a Marsiglia e da lì in treno fino alla Capitale francese.
Storia della Nike – La statua rappresenta la figlia di Zeus, una giovane dea alata che annunciava le vittorie militari, posata sulla prua di una nave da battaglia. La Nike di Samotracia è attribuita a Pitocrito, fu scolpita a Rodi tra il 200 e 180 a.C., in epoca ellenistica, e rappresentava probabilmente un’offerta commemorativa per una vittoria navale (secondo un’ipotesi, quella ottenuta dagli abitanti di Rodi nel 190 a.C. nella battaglia di Side, sulla flotta fenicia al servizio di Antioco III, re di Siria). In alternativa si pensa sia una copia di una scultura di epoca classica, risalente all’inizio del III secolo a. C..
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