Il dopo-Chavez in Venezuela ha il volto di Nicolàs Maduro, nuovo presidente del Paese eletto alle presidenziali di ieri con il 50,66% dei voti a favore, contro i 49,07% del suo avversario, Henrique Capriles, leader dell’opposizione
Il dopo-Chavez in Venezuela ha il volto di Nicolàs Maduro, nuovo presidente del Paese eletto alle presidenziali di ieri con il 50,66% dei voti a favore, contro i 49,07% del suo avversario, Henrique Capriles, leader dell’opposizione. Una vittoria di misura, quindi, per Maduro, che era stato nominato da Chavez come suo successore prima di morire lo scorso 5 marzo. Alle elezioni ha partecipato circa l’80% degli aventi diritto al voto e il dato, unito alle percentuali di voti ottenute da ciascun candidato, apre sicuramente un periodo molto critico per il Venezuela, caratterizzato da forte instabilità politica. Dato, tra l’altro, non riconosciuto da Capriles, che ha chiesto il riconteggio dei voti ed ha annunciato di possedere risultati diversi da quelli annunciati dal Consiglio Nazionale Elettorale.
Le elezioni in Venezuela – Le operazioni di voto si sono svolte, come detto, ieri attraverso un dispositivo elettronico, in grado di identificare le impronte digitali degli elettori, garantendo, allo stesso tempo, l’anonimato del voto. I principali sfidanti erano Nicolàs Maduro, leader del Partito Socialista Unito di Venezuela, già indicato da Chavez come suo successore nel periodo in cui, a causa del tumore, non poteva governare. Henrique Capriles Radonski, invece, è il governatore dello stato di Miranda e leader della Mesa de la Unidad Democràtica, una coalizione che unisce liste di varia natura politica. Capriles, inoltre, aveva già sfidato Chavez alle elezioni del 2012, ottenendo il 45% dei voti favorevoli.
Il dopo Chavéz – Quello che oggi i venezuelani si trovano davanti è uno scenario davvero difficile: il Paese, infatti, risulta spaccato in due fronti distinti che non scenderanno facilmente a compromessi tra loro. Già in campagna elettorale i due si erano lanciati a vicenda profonde accuse: Maduro ha definito Capriles come “figlio dell’oligarchia” troppo vicino ai “nemici della patria”; Capriles, invece, ha scelto come slogan la frase “Maduro no es Chàvez” (Maduro non è Chavez) e riscuotendo notevoli successi durante i suoi comizi. I sostenitori di Maduro hanno accolto con gioia il risultato, festeggiando tra le strade di Caracas, mentre, dall’altra parte, gli elettori di Capriles hanno organizzato una manifestazione scendendo nelle strade della città e facendo rumore con pentole e padelle. Si attende adesso la risposta alle richieste di Capriles, altrimenti, il 19 aprile prossimo, Maduro giurerà come nuovo presidente del Venezuela.
Augusto D’Amante
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