Nata con Hiv dopo 18 mesi nessuna malattia

Nata con Hiv dopo 18 mesi nessuna malattia

Una bimba del Mississippi nata con l’hiv, dopo 18 mesi senza farmaci, non ha segni di malattia

L’Hiv è un virus che non perdona. Chi ha la sfortuna, poi, di nascerci ha un destino segnato dalla sieropositività. Questa notizia, dunque, ha del sensazionale. Una bimba di tre anni del Mississippi nasce con l’hiv da madre sieropositiva ma oggi, dopo 18 mesi senza assumere farmaci, non ha segni di malattia.

Nata con l’Hiv ora del virus non c’è traccia – L’infezione sembra aver dato tregua alla bimba. I medici l’hanno trattata insolitamente presto, a poche ore dalla nascita, con una combinazione di antiretrovirali e ad un anno e mezzo dalla fine del trattamento ora la piccola sta bene e continua ad essere libera da infezione. La sua storia è balzata alle cronache del New England Journal of Medicine. E i ricercatori dicono che si tratta del primo caso documentato di remissione dall’Hiv in un bambino.I dati raccolti suggeriscono che il caso di questa bambina non sia un semplice colpo di fortuna, ma il risultato di una terapia aggressiva e molto precoce che può aver impedito al virus di “agganciare” le cellule immunitarie della piccola. La University of Mississippi Medical Center, che ha identificato e trattato la bimba e continua a seguirla, si dice entusiasta del fatto che senza farmaci non ci sia traccia rilevabile di replicazione del virus e la piccola continua a stare molto bene.

Una bimba del Mississippi nata con l’hiv, dopo 18 mesi senza farmaci, non ha segni di malattia

Una bimba del Mississippi nata con l’hiv, dopo 18 mesi senza farmaci, non ha segni di malattia

Una cura precoce per l’Hiv – La bambina è nata da madre sieropositiva e ha iniziato il trattamento antiretrovirale 30 ore dopo essere venuta alla luce. Una serie di test nelle settimane successive ha mostrato una diminuzione progressiva della presenza del virus nel sangue, fino a quando è diventata totalmente non rilevabile, a soli 29 giorni dalla nascita. La piccola è rimasta comunque sotto antivirali fino al 18esimo mese. I medici l’hanno sottoposta ripetutamente al test dell’Hiv e nessuno di questi esami ha rilevato il virus nel sangue.

Una speranza e un obiettivo nella cura dell’Hiv – L’esperienza della piccola statunitense fornisce prove del fatto che i bambini con infezione da Hiv possono raggiungere la remissione virale se la terapia anti-retrovirale inizia entro poche ore o giorni dall’infezione. A questo proposito è in programma uno studio finanziato a livello federale per l’inizio del 2014 che verificherà il metodo usato nel Mississippi. L’obiettivo è quello di capire se lo stesso può essere usato in tutti i neonati con infezione da Hiv.

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