De Magistris dà il via alle trascrizioni di matrimoni gay
Primo matrimonio gay a Napoli– Siamo a Napoli e c’è una novità: la possibilità che venga registrato un matrimonio gay. Siamo a Napoli, quasi nel profondo Sud, e forse qualcuno si stupisce che l’apertura venga proprio da qui, dalle zone retrograde per eccellenza, dall’ottuso e patriarcale Sud Italia. Vi sono già stati altri casi in Italia, anche se con differenti vicende giudiziarie. Ora i protagonisti sono Roberto, di Napoli, e Manuel, spagnolo, che appunto vivono nella nazione di Re Felipe. I due anagrafe e stato civile del Comune. A dare l’annuncio è il sindaco De Magistris: “Siamo convinti che il primo cittadino abbia il diritto e il dovere di far trascrivere presso gli uffici dell’Anagrafe e dello Stato civile i matrimoni che, purtroppo, per ora possono essere celebrati soltanto all’estero.”
La posizione del sindaco di Napoli – In questi giorni, dunque, De Magistris ha inviato una direttiva all’ufficio anagrafe con cui si ‘ordina’ a procedere alle trascrizioni di matrimoni omosessuali. Il sindaco di Napoli, del resto, è sempre stato favorevole alle nozze gay. Anche se per ora si tratta soltanto di trascrizione di un matrimonio avvenuto all’estero, il sindaco ci tiene a sottolineare la sua importanza: “ la trascrizione di un matrimonio gay è un atto per affermare il principio di uguaglianza tra le diversità perché la diversità è una ricchezza”. Ma, a prescindere dalla portata simbolica dell’avvenimento, le conseguenze prima di tutto saranno concrete: matrimonio omosessuale registrato esattamente come quello eterosessuale. Con gli stessi diritti e doveri che ne derivano. Le coppie gay che hanno contratto matrimonio all’estero e che decideranno di trasferirsi a Napoli, dunque, potranno godere degli stessi diritti delle coppie eterosessuali sposate.
Le critiche – L’avvenimento, se da una parte ha ancora una volta ravvivato le speranze del mondo lgbt, dall’altra non è stato esente da critiche. Non si tratta però, in questo caso, unicamente di critiche legate al mondo dell’omofobia: per alcuni quella di De Magistris si configura come un abile tattica per raccattare voti e consensi, in un periodo in cui questi scarseggiano. Altri, come Maurizio Sacconi, capogruppo al Senato di Ncd, contestano il valore giuridico della trascrizione di un matrimonio omosessuale all’Ufficio anagrafe e Stato civile e, dunque, anche il valore della stessa azione del sindaco di Napoli. Di tutto ciò, darà giustizia soltanto il futuro: solo col tempo si potranno vedere gli effetti concreti delle trascrizioni di questi matrimoni a Napoli. Per ora, c’è solo da aspettare, così come per la legge proposta da Renzi da presentare a settembre in Parlamento. Indubbiamente, il mondo lgbt napoletano e non solo, sabato avrà un motivo in più per festeggiare.
COMMENTI
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