Nadia Toffa, inviata de Le Iene ricoverata in gravi condizioni

Nadia Toffa, inviata de Le Iene ricoverata in gravi condizioni

Malore e ricovero per Nadia Toffa. Prognosi riservata per patologia cerebrale per l'inviata e conduttrice de Le Iene.

Ore di paura per Nadia Toffa

Momenti di paura per Nadia Toffa. L’inviata della trasmissione di Italia 1 Le Iene ha avuto un malore intorno alle 14 di oggi. La iena si trovava nella sua hall dell’Hotel Victoria, a Trieste, dove ha perso conoscenza in seguito a un malore. I soccorsi sono giunti sul posto e hanno ricoverato la Toffa. Le condizioni sembrano essere gravi e la “prognosi è riservata per patologia cerebrale in fase di definizione” secondo quanto confermato dall’Azienda Sanitaria Universitaria Trieste.

Il trasferimento a Milano per la iena

Nadia Toffa, 38 anni, è stata subito soccorsa e ricoverata presso il reparto di terapia intensiva dell ospedale Cattinara e, stando alle ultime indiscrezioni, nelle prossime ore verrà trasferita presso l’ospedale San Raffaele di Milano con un elicottero. A dare la notizia è stato il quotidiano locale Il Piccolo. Non sono ancora noti i motivi per i quali la conduttrice, e inviata del programma, si trovasse nel capoluogo friulano, dove in passato aveva girato alcuni servizi televisivi. I fan attendono con impazienza delle notizie di aggiornamento sulle condizioni della donna, simbolo della trasmissione di Mediaset. Cresce l’apprensione ora dopo ora.

Il post su facebook de Le Iene

Qualche ora dopo, sul profilo facebook ufficiale della trasmissione di Italia 1 è comparso un post che ha comunicato la notizia: “La nostra Nadia non è stata bene. Ci stiamo tutti prendendo cura di lei. Vi terremo informati“, accompagnato da una foto di Nadia Toffa. Anche un collega, la iena Dino Giarrusso, ha scritto sui social network: “Amici che mi state scrivendo e chiamando: anche io sono in apprensione per la salute della mia carissima Nadia Toffa. Non ho notizie se non quelle che hanno tutti: vi prego quindi di aspettare come stiamo facendo noi, e di avere fiducia nei medici che l’hanno in cura. Forza Nadia!“.

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