Molti dei soldi che Muskan vince al tavolo verde sono infatti destinati alla NGO fondata in memoria della madre proprio con il fine di aiutare le donne indiane
L’India è un paese immenso, un subcontinente ricco di storia, di leggende, di diverse culture e tradizioni. Il paese asiatico è molto mutato nell’ultimo secolo, ancor più nell’ultimo decennio. Tanti sono i cambiamenti economici, demografici e sociali che vive l’India contemporanea, come altrettante sono le contraddizioni che questo meraviglioso paese trova in sé. Se da un lato l’India si sta molto modernizzando, dal punto di vista sociale restano però resistenze molto forti di fronte ai cambiamenti, in particolare per quello che riguarda la condizione della donna.
Le donne indiane stanno portando avanti grandi battaglie per la loro emancipazione e, nonostante i contrasti che si trovano a fronteggiare, non si arrendono, ma anzi, con grande coraggio stanno lottando e manifestando affinché vengano pienamente riconosciuti i loro diritti.
Parlano anche le giovanissime, come Rupi Kaur, canadese cresciuta in seno alla comunità sikh, che oggi scrive poesie e si impegna in ogni modo per sensibilizzare sul tema dell’emancipazione femminile le sue coetanee e non solo. Una nuova sensibilità si sta diffondendo e il governo indiano sta mostrando di voler appoggiare la causa. Il presidente indiano, Ram Nath Kovind ha infatti instituito un premio per le donne che sono riuscite ad affermarsi nel mondo del lavoro, in particolare in quegli ambienti che tendenzialmente vengono dominati dal sesso maschile. Quest’anno 100 donne indiane sono state quindi insignite del titolo di “First Lady”, tra queste figurano Punita Arora, la prima donna a diventare Tenente Generale delle forze armate indiane, Radhika Menon, il primo capitano donna della Marina mercantile, Harshini Kanhekar primo vigile del fuoco donna o Ira Singola, la prima donna con disabilità entrata a lavorare nei servizi pubblici.
Tra queste donne premiate dal presidente figura anche una giovane indiana che ha rotto ben più di uno stereotipo. Si chiama Muskan Sethi, è nata a Barakhamba, a Nuova Deli il 5 febbraio del 1991. La ragazza oggi è una delle più luminose stelle del poker internazionale, nonché grande attivista dei diritti umani e della salvaguardia animale. Muskan sta aiutando molto a cambiare la percezione del ruolo della donna in India.
Sin da piccola ha seguito il poker in tv, grande passione ereditata dalla nonna e dal padre. All’epoca storceva la bocca dicendo che lei avrebbe preferito guardare i cartoni animati, finché intorno ai 20 anni non ha riscoperto il poker attraverso internet. Le si è aperto un nuovo mondo, non solo il poker la divertiva moltissimo, ma sfidando i suoi amici si rivelava sempre la più brava del tavolo. Con questa consapevolezza ha deciso di alzare l’asticella e lanciarsi in una carriera da professionista.
“Non ho scelto il poker, è stato il poker ad avermi scelto” sostiene lei. Così nel 2014 inizia a distinguersi a livello internazionale arrivando quarta sui 700 mila giocatori iscritti al campionato di PokerStars della stagione. La ragazza indiana si è trovata quindi a bluffare i più grandi campioni del mondo lottando per accaparrarsi un milione di dollari. È iniziata una serie di viaggi che l’ha portata a girare il mondo: Barcellona, Las Vegas, Praga, Amsterdam, Nottingham e molte altre città ancora, per incontrare dal vivo i più grandi pokeristi attualmente in circolazione.
Il mondo del poker è un ambiente tendenzialmente maschile sotto molti aspetti. Racconta che giocando online molti giocatori cambiano atteggiamento nei suoi confronti quando capivano che dietro la neutralità del suo nick si celava una donna, ma non ha mollato. Anche il mondo del poker sta cambiando moltissimo e sempre più giocatrici si affermano con eccellenti risultati, basti pensare a Liv Boeree o a Vanessa Selbst. Da aprile membro ufficiale del Team PokerStars Pro, Muskan ha sempre saputo distinguersi come giocatrice, ma anche come donna impegnata nel sociale.
Molti dei soldi che Muskan vince al tavolo verde sono infatti destinati alla NGO fondata in memoria della madre proprio con il fine di aiutare le donne indiane, e non solo. Grande importanza per lei ha anche la salvaguardia degli animali, anche il comportamento degli umani nei confronti di questo è specchio di un sentire comune che sta cambiando. C’è bisogno di una nuova sensibilità, di una nuova visione e da ogni parte del mondo giovani entusiaste e coraggiose come lei oggi la stanno incarnando con forza.
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