Morto Jorge Videla, ex dittatore argentino.

Morto Jorge Videla, ex dittatore argentino.

Muore a 87 anni Jorge Videla, ex dittatore argentino, colpito da un malore. Alla guida dell’Argentina dal 1976 al 1981 dopo Isabelita Peron, deposta con un golpe.

Muore a 87 anni Jorge Videla, ex dittatore argentino, colpito da un malore. Alla guida dell’Argentina dal 1976 al 1981 dopo Isabelita Peron, deposta con un golpe. All’ergastolo in carcere per crimini contro l’umanità, scompare il 17 maggio con un enorme carico di morti sulla coscienza.

Jorge-Videla

Videla e i crimini contro l’umanità – Nato nel 1925, militare argentino, dittatore e presidente de facto dal 1976 al 1981. Fu leader della giunta militare che, con un colpo di stato, depose Isabelita Peron e lo condusse a capo dell’Argentina. Il suo governo è stato caratterizzato da forti contrasti con il Cile, che per poco non causarono una guerra, e da violazione dei diritti umani. Nel 2007 fu condannato a 2 ergastoli e 50 anni di prigione per vari crimini contro l’umanità, tra i quali assassinio e la tortura di 30000 persone. Condannato inoltre per furto dei neonati nell’ambito dell’inchiesta per la tragedia dei desaparecidos, ancora oggi svaniti nel “nulla”. Molti di loro dopo lunghi periodi di detenzione e tortura vennero gettati in mare da aerei in volo. Lo stesso Jorge Rafael Videla aveva confessato in passato, la repressione di 7-8000 persone.

La morte e le reazioni in Argentina – Scontava la pena nel carcere Marcos Paz di Buenos Aires, dove è morto, lo scorso 17 maggio, per cause naturali. “Aveva avuto un malore ieri sera e non aveva voluto cenare” ha dichiarato la moglie, Cecilia Pando, alla stampa militare. “Era l’ultimo dei dittatori ancora in vita ed era stato il leader della giunta militare responsabile del golpe, il 24 marzo del 1976, contro Isabel Peron, la vedova di Juan Domingo Peron” ha scritto un quotidiano locale. La notizia si è diffusa rapidamente in tutto il mondo; uno dei primi commenti è stato quello di Adolfo Pérez Esquivel, l’argentino Premio Nobel per la Pace: “Ha passato la vita a provocare danni gravissimi, ed ha marchiato la vita del Paese. La sua morte elimina la presenza fisica, ma non ciò che ha fatto al Paese“. Altro commento a caldo è stato quello della leader delle nonne di Plaza de Mayo: “Un essere spregevole ha lasciato questo mondo. Ha rivendicato tutti i suoi delitti e non si è mai pentito dei crimini commessi“.

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    […] cui un iraniano, Mohsen Rabbani, per anni membro dell’ambasciata dell’Iran nella capitale argentina. Il procuratore federale chiede che sia sospeso l’accesso ai fondi privati del patrimonio del […]