La CNN stila la classifica dei monumenti pi brutti del mondo, all'ottavo posto c'è l'Italia. Quale opera si è guadagnata questo disonorevole status?
La top ten dei monumenti più brutti del mondo – Qualche giorno fa la CNN ha pubblicato una classifica degli peggiori orrori artistici a livello mondiale, la World’s ugliest monuments. Le varie ignominie si trovano sparse un pò per tutto il globo, Senegal, Croazia, Bielorussia, ma ciò che sorprende l’occhio italiano è ritrovare un monumento nazionale in una classifica del genere. Si sa, noi italiani nel corso degli ultimi anni, complice la crisi economica, causa una mal dirigenza generalizzata, ci siamo assuefatti all’idea di comparire ai primi posti tra i peggiori nelle classifiche riguardo disservizi, diritti civili, disoccupazione, corruzione e arretratezze varie. Ma certo qualcosa che non ci saremmo aspettati è ricevere questo sgradevole appunto su una delle glorie del Bel paese, il suo patrimonio artistico e senso estetico.
Nel cuore di Roma – Ebbene italiani, quale opera secondo voi ci ha fatto guadagnare questo disonorevole posto nella classifica? A ben pensarci non dovrebbe essere difficile individuare il colpevole, dato che dalla sua istallazione non ha cessato un attimo di richiamare su di se critiche e proteste sia dagli ”addetti al settore” sia dal grande pubblico. Sto parlando della statua di Papa Wojtyla di Oliviero Rainoldi inaugurata nel 2011 davanti alla stazione Termini. Quella statua dalla sua istallazione non ha avuto un attimo di tregua, subissata fin da subito dal più aspro disdegno nazionale, ha subito qualsiasi sorta di aggiustamento: dalla posizione della testa al mantello, dal basamento rialzato a un impianto di illuminazione. Nulla è valso.
Rainoldi come Michelangelo – A firmare la classifica è il critico d’arte Iain Aitch, che esordisce con un appello: “ecco come non costruire un monumento!”. Aitch ha poi cosi commentato la scelta della statua del pontefice polacco: ” sembra Mussolini che tenta di rapire un minore”. Effettivamente i cittadini romani e i vari turisti paiono individuare più un senso d’ inquietudine trasmesso dalla statua, mentre l’abbraccio misericordioso del progetto sembra essere rimasto inespresso. Lo scultore Rainoldi interrogato riguardo alla presenza della sua opera nella classifica risponde con una frase che ci lascia perplessi: “Anche la cappella Sistina, ai tempi, fu criticata”.
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