"Sui social si sta oltrepassando il limite"
La picchiatrice di Genova linciata sul web – Migliaia di minacce, soprattutto sui social networks, e soprattutto da parte di adulti, alla picchiatrice di Genova, che ora non esce più di casa. Tutto è iniziato alcune settimane fa, quando una dodicenne, che si trovava ai giardini di Villa Rossi a Sestri, è stata picchiata bestialmente da una ragazza 17enne, mentre la sua complice 16enne riprendeva le botte con lo smartphone, davanti all’indifferenza degli amici. Il fatto ha scatenato il furor di popolo portando all’apertura di pagina su Facebook con il video della giovane picchiatrice di Genova, scatenando un linciaggio mediatico che si è esteso in tutt’Italia fino a varcare i confini nazionali. Un processo, afferma l’avvocato difensore della ragazza, Andrea Martini, “che va fermato: è stato passato ogni limite“. Sono numerosissimi infatti gli insulti e i commenti intimidatori su Facebook contro la picchiatrice di Genova. L’amministratore della pagina Facebook l’ha sospesa per 3 giorni a causa delle polemiche suscitate e all’interessamento della polizia postale, ma poi la pagina è stata riaperta. “La pagina – è stato scritto – è stata aperta solamente per far vedere chi è la bulletta in modo che si sappia, dato che lei stessa si è cancellata da Facebook… Se dà tanto fastidio il video sarà rimosso, però ci sembra giusto che si sappia chi c… è ‘sta qui perché domani potrebbe esserci vostra sorella a prendere calci in faccia“. Il video della violenta aggressione non è stato però rimosso e gli insulti continuano.
La ragazza vive reclusa – La famiglia della picchiatrice di Genova, ovvero gli zii, con i quali la ragazza vive a causa di problemi nella famiglia d’origine, è molto preoccupata. Spiega l’avvocato difensore: “Hanno cercato di costruire una barriera protettiva nei suoi confronti tenendola lontana dal computer, impedendole l’uso del cellulare e i messaggi di ogni tipo, ma la situazione sta diventando impossibile“. La ragazza non può più andare a scuola, un istituto professionale, dove un gruppo di genitori, ha ricattato la scuola: o ci viene lei o i nostri figli. Ma la ragazza non si è più presentata volontariamente.
“Ora ha preso coscienza delle sue azioni” – La picchiatrice di Genova, dopo i primi giorni in cui mostrava un atteggiamento di arroganza quasi vantandosi dell’impresa compiuta, ha iniziato a rendersi conto di come le cose si stavano evolvendo. L’avvocato difensore ha affermato che la ragazza “ha preso coscienza di quello che ha fatto e lo ha dimostrato davanti al giudice dei minori che lunedì scorso l’ha interrogata per quasi tre ore. Ha dimostrato di aver iniziato a capire la portata del suo errore. E contro di lei non ci sono misure restrittive“.
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