Menù delle feste: cosa possono mangiare i bambini?

Menù delle feste: cosa possono mangiare i bambini?

Cosa possono mangiare i bambini durante i cenoni?

Menù delle feste – Ci siamo: tra due giorni è Natale e ci aspetta il pranzo con tutta la famiglia, a breve arriverà la notte di San Silvestro con il suo cenone e poi l’Epifania. Sono giorni delicati per l’educazione alimentare dei bambini, perché entrano in contatto con i cibi dei grandi. Ecco un piccolo vademecum degli alimenti natalizi, con alcune indicazioni su come gestirli quando a tavola ci sono i piccoli.

menù di natale per bambini

Dalla A alla C – Gli affettati sono molto comodi da portare in tavola come antipasto, però sono fonte di grassi e contengono tantissimo sale, che è indispensabile per la conservazione, ma è sconsigliatissimo nell’alimentazione dei piccoli. I bambini dovrebbero mangiarli una volta a settimana ed è meglio scegliere quelli più magri come la bresaola e il prosciutto cotto senza polifosfati. E’ preferibile che i bambini inizino a consumarli a partire dai 2 anni. L’alcol è assolutamente vietato fino all’età adulta, alle donne in attesa e alle neomamme che allattano: bisogna ricordarlo quando a tavola tutti quanti alzeranno i calici per brindare. Il brodo, preparazione tipica della tradizione natalizia è indicato per i bambini, anche per i piccolissimi; quello animale è senz’altro più proteico. Il brodo di dado è ricco di sale, per questo motivo è bene usarlo sporadicamente. Può essere consumato dai bambini a partire dallo svezzamento. Il cioccolato non va consumato prima dei due anni, meglio introdurlo il più tardi possibile: lo zucchero aggiunto dovrebbe essere limitato nell’infanzia, per evitare che il bambino tenda a desiderarne sempre di più. Un trucco è spezzettare la tavoletta per evitare che il piccolo prelevi i quadretti di sua iniziativa.

Dalla D alla H – I datteri sono una vera e propria bomba calorica, quindi meglio limitarne il consumo e farli assaggiare ai piccoli il più tardi possibile, comunque a partire dai due anni. Erbe e spezie sono alla base di molte ricette della tradizione natalizia: usate come aromi in cottura oppure spolverate sul piatto non presentano controindicazioni, semmai vantaggi; si possono consumare a partire dallo svezzamento, eccetto le spezie piccanti. Per quanto riguarda la frutta candita, meglio quella essiccata, non prima dei 2 anni. Gamberetti e crostacei non andrebbero introdotti nell’alimentazione del bambino prima dei 3 anni, perché a quell’età il sistema immunitario è ancora immaturo e i crostacei sono potenzialmente allergizzanti. Nel menu natalizio per bambini, si possono sostituire con pesci quali la rana pescatrice, platessa o merluzzo, da consumare non prima dei tre anni. La carne solitamente abbonda sulle tavole natalizie: per i bambini si può optare per hamburger di nasello, lenticchie, patate oppure fagioli, da consumare a partire da 1 anno.

Dalla I alla P – Per quanto riguarda l’insalata russa, va assolutamente evitata quella fatta in casa usando uova crude, per evitare il rischio di salmonella; per i bambini una gustosa alternativa è quella vegetale, ottenuta frullando nel mixer latte di soia con olio extravergine d’oliva aggiunto a filo. Le lenticchie sono preziosi legumi, molto raccomandati dai nutrizionisti e si possono consumare a partire da 1 anno. Macedonia di frutta è una salutare alternativa ai dolci, che si può far mangiare a partire dallo svezzamento. Noci e frutta secca contengono nutrienti ottimi, ma sono comunque grassi; vanno consumati a partire dai 3 anni e con moderazione, in quanto allergizzanti.  Biscottini di pan di zenzero sono amati dai bambini, si possono introdurre a partire dai 18 mesi, magari sostituendo il burro con olio di riso; il pandoro si può mangiare a partire da 1 anno, ma con moderazione, magari per merenda.

Dalla R in poi – Ravioli, tortellini e pasta fresca ben vengano, a partire da 1 anno, sorvegliando i condimenti e accertandosi che il ripieno non sia pepato; il torrone è molto calorico, per cui è preferibile non mangiarlo dopo un pasto impegnativo, preferibilmente va consumato a partire dai 3 anni, soprattutto se di consistenza molto dura. Yogurt va benissimo a colazione, può diventare una buona alternativa alle creme.

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