Matthew McConaughey: “Ecco cosa ho fatto per amore dell’arte”

Matthew McConaughey: “Ecco cosa ho fatto per amore dell’arte”

Matthew McConaughey è irriconoscibile dopo il suo cambiamento

Ho sempre pensato, fin da quando ero un’adolescente in piena crisi esistenziale (siamo tragiche a volte noi ragazze), che se mai fossi diventa, per caso, un’attrice, avrei dovuto perdere peso o diventare il triplo di quanto io fossi stata per aggiudicarmi la tanto ambita statuetta d’oro. Ora, sappiamo benissimo, questo immane sforzo fisico non ha valso critiche positive in alcun modo ad un’attrice a caso, quale Demi Moore. Ve la ricordate in Soldato Jane? In quel film si era dovuta perfino rasare la sua folta chioma bruna! Ma, credo che il problema di base in quella pellicola, fosse fondamentalmente lei. Che non me ne vogliano i suoi fan, giuro che l’ho adorata in Ghost.

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L’attore che più fece scatenare il gossip di qualche tempo fa, fu Matthew McConaughey. Di colpo tutti i tabloid sottolineavano costantemente il fatto che avesse perso troppi chili causa depressione per un presunto tradimento della moglie, e il sempre “attendibile” Daily Mail lo aveva già dato a morte certa con la classica: per cause ancora da chiarire. Tutti all’oscuro che si stesse preparando in realtà per quel piccolo capolavoro che è Dallas Buyers Club. Nel film interpreta un malato di AIDS. In una recente intervista a Radiotimes, ha detto che perdere peso lo ha fatto diventare più intelligente. Perché? Perché non perdeva tempo a fare pranzo o cena fuori, e passava la sua giornata a leggere, a scrivere e a conoscersi meglio. “Ho perso 60 kg, e ad un certo punto stavo iniziando a perdere la vista. Man mano che il peso diminuiva, non riuscivo a fare più di 10 metri che le gambe mi si bloccavano. Mangiavo i tuorli dell’uovo, una fettina di pollo al giorno e bevevo Diet Coke”. Pensate che abbia fatto fatica a seguire questa ‘dieta’? Vi sbagliate. Infatti aggiunge: “Non è stato difficile perder peso, quanto riprogrammare la mia vita; il personaggio doveva essere pallido, quindi non sono uscito quando c’era il sole per 6 mesi e quand’era estate per me era inverno”.

Complimenti a Matthew McConaughey. Non solo questo il film gli ha ridato il titolo di Attore con la A maiuscola ma lo ha fatto diventare pure più attento alla vita.  Io, tuttavia, gli auguro di tornare alla sua forma originale, perché tanto malaccio non era. Magari la dicotomia bello-intelligente esiste davvero. Sicuramente, sempre per i miei sogni di gloria adolescenziali, avrei preferito fare un remake di Bridget Jones. Avrei mangiato h24 senza sentirmi minimamente in colpa, tanto it’s for the art’s sake. Per l’amore dell’arte.

Alessandra Gatti

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