La città lucana ha vinto la nomina che la porterà molto lontano
The winner is…- È stato una settimana di attesa ma alla fine è arrivato il verdetto: Matera è Capitale Europea della Cultura 2019. La città lucana esplode gioia. È una festa di tutti, di tutti i lucani sia quelli che risiedono ancora in regione sia quelli che vivono fuori per motivi di studio o lavoro. La città dei Sassi, da “vergogna d’Italia” a simbolo di una Regione che può riscattarsi in nome dell’Europa. È stato Dario Franceschini, Ministro per i Beni Culturali e del Turismo a dare la splendida notizia. Le farà compagnia la città bulgara Plovdiv con cui darà prova di un’Europa Unità nella diversità, un immenso laboratorio dove far fiorire cultura e partecipazione da parte dei cittadini. La commissione ci tiene ad affermare che non c’è una sola vincitrice ma tutte le città candidate sono state delle candidate e porteranno avanti i loro programmi. Ora è il percorso non è finito. L’avventura parte da lontano e guarda verso il futuro verso il 2019 e bisogna dare concretezza alle idee progettate nel dossier e cultura è la parola chiave.
Le altre candidate- Matera ha avuto la meglio sulle altre sei finaliste, candidate a Capitale Europea della Cultura 2019. Come avversarie c’erano le vicine Lecce e Brindisi, patria del barocco e ponte con l’oriente, che sogna una nuova Europa. Non ha scherzato nemmeno la bizantina Ravenna che coinvolge l’intera Romagna per comporre un mosaico di esperienze e culture. Il motto di Perugia, Seeding change (Seminare il cambiamento), non è bastato a dimostrare le intenzioni della città umbra: ritrovare la propria identità grazie all’Europa. Infine Siena che puntava a diventare un centro internazionale di produzione culturale e scientifico coinvolgendo giovani creativi e forti idee. Si tratta di un’occasione importante di crescita non solo per la città di Matera e tutta la Basilicata ma per l’Italia intera, durante il semestre di presidenza italiano al Parlamento Europeo.
Luciana Travierso
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