Masserie didattiche: l’imprenditoria è donna

In Puglia si è scelto di chiamarle Masserie didattiche, usando il nome della tipica struttura agricola presente in tutta la regione.

In Puglia si è scelto di chiamarle Masserie didattiche, usando il nome della tipica struttura agricola presente in tutta la regione. In altre regioni sono chiamate Fattorie didattiche, in Europa sono note come City Farm o Fermes Pédagogiques. Si tratta di aziende agricole o zootecniche che consentono a scuole, famiglie e singoli di vedere da vicino i processi che vi si svolgono nel corso dell’anno. Qui operatori specializzati raccontano e fanno sperimentare quanto avviene in azienda, facendo scoprire ai visitatori importanti aspetti della vita quotidiana alla base dell’alimentazione, della tutela dell’ambiente e del paesaggio.

masserie didatticheLe Masserie Didattiche e le donne – Il progetto, presentato nel 2011, ha subito suscitato un grande interesse e ha attirato, in particolare, un gran numero di imprenditrici. La maggior parte delle istanze presentate, infatti, è da ricollegare a giovani donne al di sotto dei 35 anni le quali hanno deciso di intraprendere un’intensa attività imprenditoriale nel settore agricolo, zootecnico ed alimentare. Da indagini statistiche è emerso che il 36% delle donne in questione ha dichiarato di aver effettuato questa scelta di vita per motivazioni di tipo culturali, mentre il 21% di esse per realizzarsi in ambito lavorativo: si potrebbe, quindi, parlare di scelte a metà tra sogno e realtà. In ogni caso, le donne imprenditrici che hanno intrapreso l’avvio delle Masserie Didattiche hanno affermato di aver tratto una grande soddisfazione personale dalle attività e dalle iniziative svolte e di aver sviluppato un grande senso di appartenenza alla cultura e al paesaggio locale. Da non trascurare è, poi, la possibilità di avere una maggiore conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro con la facoltà di scegliere orari, tempi di aggiornamenti e di promozione: elemento di non secondaria importanza per donne che vogliono dedicarsi sia al lavoro che alla gestione della famiglia. Le donne diventano, quindi, sempre più presenti nel contesto delle Masserie Didattiche e nell’imprenditoria aziendale: esse, insieme a diverse imprese produttrici, hanno contribuito a dare vita alla vivace rete delle Masserie Didattiche che si pongono come obiettivi quelli di creare una produzione biologica di qualità, e di diffondere, anche in chiave turistica, la conoscenza del territorio rurale.

 

 

La risposta dell’associazione ‘Donne in campo’ – L’associazione nazionale Donne in campo, nata nel 1999, ha deciso, nel maggio del 2012, di legarsi al progetto delle Masserie Didattiche promuovendo aperture domenicali delle proprie fattorie e dei propri allevamenti per scopi didattici. Tale associazione è componente della Confederazione Italiana Agricoltori ed è costituita da un gruppo di imprenditrici di varie regioni italiane. Esse non svolgono, nelle loro aziende, attività didattica, ma esclusivamente produttiva: la loro iniziativa ha contribuito, quindi, alla maggiore diffusione del valido ed interessante progetto delle Masserie Didattiche.

Simona Loparco

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