Mary Shelley e il Circolo dei romantici: in mostra la vita dell’autrice di Frankenstein

Mary Shelley e il Circolo dei romantici: in mostra la vita dell’autrice di Frankenstein

Fino al 22 novembre, la Casa di Keats e Shelley a Roma ospita una mostra dedicata a Mary Shelley, moglie del poeta romantico inglese Percy Bysshe Shel

Fino al 22 novembre, la Casa di Keats e Shelley a Roma ospita una mostra dedicata a Mary Shelley, moglie del poeta romantico inglese Percy Bysshe Shelley e autrice di uno dei romanzi più famosi di tutti i tempi: Frankenstein, o il Prometeo moderno.

Mary Wollstonecraft Godwin nacque a Londra nel 1797 in una famiglia di intellettuali progressisti: sua madre era la  filosofa Mary Wollstonecraft, antesignana del femminismo, e suo padre il filosofo e politico William Godwin. La madre di Mary, però, morì soltanto dodici giorni dopo averla messa al mondo, e lei crebbe con il padre, la sorella, nata sa un precedente matrimonio della madre, e poi con la nuova moglie del padre, che le diede un’educazione molto moderna, incoraggiandola a seguire le sue idee politiche illuministe.

5560

Percy Bysshe Shelley, l’amore di una vita – A 17 anni Mary si innamorò di uno dei discepoli del padre, Percy Bysshe Shelley, che all’epoca era già sposato. I due fuggirono in Francia insieme a Claire, la sorellastra di Mary, dopo aver attraversato l’Europa insieme, dovettero tornare in Inghilterra per mancanza di soldi. Mary, intanto, era rimasta incinta, ma la bambina nacque con parto prematuro e morì dopo pochi giorni. L’amore fra Mary e Percy non fu comunque scalfito da questo evento tragico, e i due si sposarono nel 1816, dopo il suicidio della moglie di lui. Nel 1817 i coniugi Shelley trascorsero un’estate con Lord Byron, altro celebre poeta romatico inglese, John William Polidori, scrittore e medico personale di Byron,  e Claire Clairmont vicino Ginevra, in Svizzera: proprio in quei luoghi Mary ebbe l’ispirazione per la stesura del suo romanzo gotico, Frankenstein.

Nel 1818 gli Shelley si trasferirono in Italia, dove morirono Clara Everina e William, seconda e terzo figlio di Mary e Percy, e dove nacque Percy Florence, il quarto e unico a sopravvivere ai genitori. Ma un’altra tragedia sarebbe arrivata presto nella vita di Mary: nel 1822, infatti, suo marito sarebbe annegato durante una traversata della baia di La Spezia. Un anno dopo Mary tornò in Inghilterra, dove si dedicò completamente alla carriera di scrittrice, per poter mantenere il figlio, finchè nel 1851, all’età di 53 anni, morì probabilmente per un tumore al cervello.

Non solo Frankenstein: gli ideali riformisti e pre-femministi – Fino al 1970 Mary Shelley è stata conosciuta soprattutto per il supporto alla comprensione e alla pubblicazione delle opere del marito e per il suo romanzo Frankenstein, che, oltre ad avere enorme successo letterario, ha ispirato molte opere teatrali e cinematografiche. Gli studi recenti hanno permesso di conoscere in modo più approfondito la figura di Mary Shelley, sia dal punto di vista letterario che politico: molte sue opere, infatti, hanno sostenuto gli ideali di cooperazione e di comprensione, praticati soprattutto dalle donne, come vie per riformare la società civile.

La mostra di Roma –  I visitatori della mostra alla Casa di Keats e Shelley potranno ammirare frammenti della vita di Mary e  delle donne a lei vicine, che offrono anche uno sguardo sulla condizione delle donne dell’epoca, con risvolti anche tragici e malinconici. Fra gli oggetti esposti, ci sono otto manoscritti in prestito dalla Bodleian Library di Oxford e numerosi tesori della collezione permanente, molti dei quali esibiti per la prima volta.

Ladies in the spotlight. Mary Shelley and the Romantic circle

Dal 9 settembre al 22 novembre 2013

Lunedì-sabato ore 10.00-13.00 / 14.00-18.00 (ultimo ingresso 17.45)

Chiuso domenica

L’entrata alla mostra è inclusa nel biglietto d’ingresso del museo.

COMMENTI

WORDPRESS: 0