Maroon 5, video Animals: un’istigazione allo stalking?

Le accuse- Il video Animals dei Maroon 5 istiga allo stalking e alla violenza sulle donne: è quanto sostiene il Rape, Abuse and Incest National Network (Rainn), associazione americana in prima linea contro la violenza sulle donne. E non si tratta di un’accusa isolata: la portavoce del National Sexual Violence Resource Centre, Katherine Hull, ha accusato il video di essere una pericolosa rappresentazione delle fantasie più estreme di uno stalker. La scelta della storia da raccontare nel video Animals dei Maroon 5, di cui è protagonista lo stesso cantante Adam Levine, in effetti, risulta se non altro discutibile.

Il video – Il video Animals dei Maroon 5 è incentrato sulla figura di un macellaio (Levine) e sulla sua insana ossessione per una donna, interpretata dalla moglie del cantante, Behati Prinsloo. Follemente attratto dalla ragazza, il macellaio la segue ovunque, la spia, le scatta continuamente delle foto che poi sviluppa e mette in ordine nella sua cella frigorifera, trasformata in studio fotografico. Tutti comportamenti questi che, innegabilmente, ricordano molto da vicino quelli di uno stalker. Quasi alla fine del video, poi, dopo pedinamenti e scatti rubati, vittima e carnefice, interamente coperti di sangue, si baciano appassionatamente.

Anche il testo fa la sua parte – Anche il testo della canzone sembra dello stesso tenore del video, un passo in particolare può essere emblematico: “Non puoi negare la bestia che hai dentro. Siamo nemici, ma andiamo d’accordo quanto ti entro dentro. Sei la mia preda, stanotte ti caccio e ti mangio viva. Puoi correre quanto vuoi, non ti allontanerai da me”. Frasi che assomigliano molto da vicino alle minacce che uno stalker senza scrupoli rivolgerebbe alla sua vittima. Nonostante le numerose polemiche che hanno salutato l’uscita del video Animals dei Maroon 5 (che ha ormai raggiunto 7.961.851 visualizzazioni) , la band non ha ancora risposto alle accuse.