Mamme infuriate a Roma: maestra nel mirino

Mamme infuriate a Roma: maestra nel mirino

Mamme infuriate: i bambini non si toccano, la reazione violentissima.

Cosa è successo? Una storia che ha davvero dell’inverosimile ha avuto come scenario una scuola elementare romana. Dove ci troviamo? Siamo a Tor Bella Monaca quartiere popolare della periferia di Roma, tristemente conosciuto per alcuni fatti di cronaca. In via dell’Archeologia si trova la scuola elementare Sandro Pertini, dove una giovane supplente di circa trent’anni ha punito con dei ceffoni alcuni bambini un po’ troppo vivaci, ai colleghi che hanno ripreso il suo comportamento del tutto inadeguato, avrebbe risposto che i bambini questione le stavano dando troppo fastidio.

mamme

La punizione non è stata presa per niente bene dai genitori dei bambini che hanno deciso di intervenire per far capire soprattutto chi deve essere rispettato. La voglia di intervenire contro questo tipo di provvedimento, del tutto inappropriato in generale ma per dei bambini in particolare, è più che comprensibile. La reazione è stata però di pari violenza, la legge del taglione, occhio per occhio dente per dente, le mamme hanno organizzato una vera e propria spedizione punitiva, un pestaggio, ai danni della giovane maestra che è stata successivamente portata in ospedale.

mamme 1

Alle otto del mattino dello scorso venerdì, davanti ai cancelli della scuola, le mamme infuriate hanno atteso l’arrivo dell’inconsapevole maestra e lì hanno iniziato ad inveire contro quest’ultima che non ha fornito nessuna scusa e nessuna spiegazione per l’accaduto. Il che ha suscitato maggiore rabbia che ha portato ad una reazione violentissima, una scarica di calci e pugni sono stati scaraventati sull’insegnante. La rissa è proseguita anche nell’ufficio della preside incredula ed impotente, rimasta colpita anche lei dalla folla inferocita. La dirigente scolastica, ancora incredula, dichiara di aver pensato che volessero ammazzarla. L’arrivo dei carabinieri è stato l’unico modo per placare la situazione, a nulla sono valsi i tentativi precedentemente messi in atto da alcuni colleghi per calmare le acque. Un episodio, quindi, dove la parola d’ordine è violenza.

COMMENTI

WORDPRESS: 0