La Storia di Madame Pink che per rendere la sua vita rosea la tingerà sciaguratamente di rosso. Il nuovo spettacolo di Aldredo Arias con la produzione del Teatro stabile di Napoli al Teatro Argentina di Roma. Ancora pochi giorni per vederla.
Fin da quando nel 1977 mise in scena Peines de coeur d’une chatte anglaise tratto dal racconto di Honoré de Balzac indi poi nel 1999/2000 Peines de coeur d’une chatte francaise tratto da P.J. Stahl pseudonimo di Pierre-Jules Hetzel, editore dell’autore de la Comèdie Humaine, passando per La Belle et les Betes Alfredo Arias è stato da sempre attratto dal mondo animale, portando sulle scene internazionali il bestiale immaginario. Allora come adesso gli è vicino nella stesura del testo Rene de Ceccatty, suo collaboratore storico – con il contributo odierno di Mauro Gioia, attore, musicista intelligente, sopraffino, che la Francia ci ha rubato, che proprio grazie ad Arias si fece amare dal pubblico francese e che poi ce lo ha restituito in queste proficue occasioni. Il regista franco/argentino attratto da questo mondo misterioso e affascinante degli animali, nelle precedenti occasioni citate la sua attenzione era rivolta al mondo felido mentre ora si fa conquistare da quello complesso ed enigmatico dei cani e dei loro possessori. E la tragica solitudine umana a esso connesso. Quel mondo fiabesco e surreale degli animali oggi lo fa avventurandosi nell’universo canino con Madame Pink. Ora in scena al Teatro Argentina di Roma per una manciata di repliche, peccato!
Un immaginario pirotecnico situato fra un mondo fumettistico, coloratissimo, e le luci sfavillanti di un musical hollywoodiano, sbizzarrendosi con una suggestiva e realistica maschera (realizzata da Erhard Stiefel collaboratore storico della Cartoucherie) rosé & musiche citazionistiche. Con la complice produzione del Teatro Stabile di Napoli propone una storia che ruota intorno ad una cagnolina monella e viziata, ed alla sua padroncina tutto giocato sui toni del rosa. Madame Pink commedia con canzoni e cane difatti è il titolo sotto al quale si raccorda l’omonima protagonista, interpretata da una eclettica ed raffinatissima Gaia Aprea, nel pieno della sua maturità artistica. Ebbene la donna stanca del suo menàge familiare con un dentista variopinto, Goodman, che ha le fattezze di Mauro Gioia, partenopeo in esilio, una convivenza anestetizzata, intorpidita, sterilizzata, mossa da cotale noia decide di regalarsi un cane che è in bella mostra in un’elegante vetrina, ad attirarla è il colore rosa e il nome della cannetta: Roxy – Floriana Cangiano in arte Flo che rivela anche notevoli doti di attrice. Quel nome e l’insolita tinta le ricorda troppo sua sorella scomparsa da qualche tempo. Una varietà di estensione rosea della vita.
La speranza è che quel colore, quel cane porti un po’ di brio all’interno della sua monotona vita, e in effetti un po’ di scompiglio lo porterà. La farà divorziare da suo marito e avvicinare a un vecchio amore. Un Regular Man che le farà riscoprire il suo talento dolciario, purtroppo la passione della cagnolina per il sibilo prodotto dallo scorrere delle chiusure lampo degli short maschili le farà abbandonare anche questo perduto amore, interpretato con fregolismo da Paolo Serra. Vivrà una nuova storia d’amore appassionato con un Badman, un insolito Gianluca Musiu ballerino, un arrivista, un opportunista, un faccendiere little man. Ma anche costui cederà alle lusinghe canine molto mal celate, malauguratamente lasciandoci la pelle. Alla povera Madame Pink non resta altro che decidere a chi donare la propria ammissione di colpa: ad uno psicanalista o a un poliziotto gay? A nessuno di due poiché un finale a sorpresa le farà ritrovare marito, soldi e cagnetta… Arias in un impianto giocato sulle geometrie concertistiche, giocate su un sipario a vista e ad un interscambiabile cuccia per cani, fra cui si situa l’orchestra, dichiara fin dall’inizio l’intento dello spettacolo: un operina rock che ricorda la Mahagonny brechtiana, un esile storia arricchita dalla bravura e dall’ecclettismo degli interpreti che con disinvoltura passano da un song a una lirica o a un pezzo rock&roll musiche ri-scritte – rigorosamente eseguite dal vivo dalla festosa band – da Mark Plati e dallo stesso Gioia.
MADAME PINK commedia con cane e canzoni scritta da Alfredo Arias, René De Ceccatty
con Gaia Aprea, Flo, Mauro Gioia, Gianluca Musiu, Paolo Serra
musiche eseguite da l vivo da Giuseppe Burgarella (tastiere), Ben Croze (chitarre), Marco Di Palo (basso), Salvatore Minale (batteria)
scene Agostino Iacurci
costumi Marco De Vincenzo
musiche Mark Plati e Mauro Gioia
regia Alfredo Arias
produzione Teatro Stabile di Napoli – Teatro Nazionale
Teatro Argentina, Roma fino al 19 marzo
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