La MacAdam, per il Macro, ci propone il suo Moto Armonico / Rete di draghi, trasformerà l'enorme hall del museo in un playground multicolore ed elastico, nel quale poter interagire con la struttura tessile. Un' opera interattiva, dai contrasti cromatici stimolanti che vuole scoprire il contatto con gli utenti, creando uno spazio giocoso e spensierato. Il luogo ideale per l'arte sperimentale.
L’arte che diverte -Sta per arrivare il settimo appuntamento di Enelcontemporanea, che celebra l‘impegno di Enel nell’arte contemporanea e che nella scorsa edizione ha proposto, forse ricorderete, il Big Bambu dei fratelli Starn, una struttura realizzata a mano, alta 25 m.
L’ 8 dicembre L’ Enel porta al Macro Toshiko Horiuchi MacAdam l’artista giapponese celebre per le sue strutture realizzate attraverso l’intreccio di fili colorati. L’intento sembra quello di sottolineare l’aspetto ludico dell’arte contemporanea ed esporre “l’energia del gioco con una grande scultura tessile, realizzata a mano, che si trasforma in un playground colorato, intrecciando arte e gioco, tradizione e modernità, colori e movimento”.
Il Macro si trasforma – La MacAdam ci propone il suo Moto Armonico / Rete di draghi, trasformerà l’enorme hall del museo in un playground multicolore ed elastico, nel quale poter interagire con la struttura tessile. Un’ opera interattiva, dai contrasti cromatici stimolanti che vuole scoprire il contatto con gli utenti, creando uno spazio giocoso e spensierato. Il luogo ideale per l’ arte sperimentale.
I centinaia di fili intrecciati sapientemente dall’ artista, un lavoro realizzato tutto a mano, invaderanno il Macro, sconvolgendo il suo spazio, e cercando di rendere lo spettatore un partecipante. Nell’ opera di MacAdam regna l’asimmetria della forma complice di colori sfavillanti, tutto per creare un ironico spazio di gioco.
L’arte tessile contemporanea – Molti forsi ricorderanno la sua versione street, con lo pseudonimo Yarn Bombing, e le sue creazioni di tessuto che ricoprivano con irriverenza cararmati e statue, o decoravano alberi, panchine e autobus. Queste strutture hanno l’intento di dialogare con l’infanzia, con i bambini direttamente, o con l’aspetto puerile che ognuno di noi conserva.
L’antico a disposizione del nuovo – Non è da tutti i giorni poter saltare o rotolare su un opera d’arte, o doversi vestire comodi, un consiglio, per partecipare a un opening. Il Macro ci propone questa inedita esperienza, ci vuole stupire e coinvolgere. Il curatore Francesco Bonani presenta cosi la mostra : ”Le grandi ragnatele, visivamente eccitanti ma apparentemente essenziali, sono il frutto di un lento e meticoloso lavoro manuale dove il gesto quotidiano dell’uncinetto, che intreccia il tessuto, si trasforma in uno spazio architettonico. Spazio capace di accogliere l’energia di movimenti molto più spettacolari dell’intimo lavoro a maglia che l’artista porta avanti con religiosa pazienza. Aver scelto lei per l’edizione di Enel Contemporanea 2013 è il risultato di una riflessione profonda sulla relazione che esiste fra l’energia e lo spazio intimo e personale degli individui. La complessità della produzione energetica è tutta focalizzata nel trasformarsi in uno strumento d’intimità personale. Il lavoro di Toshiko Horiuchi è lo specchio del lavoro di un’azienda impegnata a creare energia.”
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