A differenza di quella maschile, la sessualità femminile è più complessa e non sempre facile da vivere. In particolare, molte donne hanno difficoltà a
A differenza di quella maschile, la sessualità femminile è più complessa e non sempre facile da vivere. In particolare, molte donne hanno difficoltà a raggiungere l’orgasmo e difficoltà ad avere rapporti sessuali, spesso a causa di freni inibitori mentali. Donne che hanno avuto una rigida educazione, che hanno avuto traumi durante l’infanzia o hanno subìto abusi sessuali, non vivono bene i rapporti sessuali. Per tutti questi motivi e non solo, nel 2016 arriverà sul mercato un viagra femminile, chiamato Lybrido, in grado di stimolare non solo il corpo, ma anche la mente. L’azienda che detiene il brevetto di questa nuova pillola è olandese, la Emotional Brain.
Il farmaco contiene testosterone (ormone del desiderio) e buspirone, utilizzato per combattere l’ansia, ma che aumenta anche i livelli di testosterone. La pillola, assunta circa tre ore prima del rapporto, dovrebbe agire sul cervello, equilibrando i livelli di serotonina e dopamina, in modo da veicolare il piacere. Agendo sul corpo e sulla mente, la nuova pastiglia dovrebbe garantire piaceri più intensi e orgasmi facilitati. Lybrido è stato testato su circa duecento donne, e i suoi risultati sono stati pubblicati sulla rivista Journal of Sexual Medicine. Sembra che gli esiti siano stati abbastanza positivi.
Ma siamo sicuri che questo farmaco sarà veramente efficace? La sessualità femminile comprende dinamiche che vanno dalla sfera mentale a quella dei sentimenti, fino ad arrivare al corpo. Dunque, sarà possibile agire sulla mente, veicolare anche i sentimenti, nonostante i pensieri, i traumi subiti e le paure che seguono? Il Viagra maschile agisce semplicemente sul corpo, apportando un maggior flusso di sangue ai genitali, dunque è abbastanza efficace. Per i problemi sessuali femminili questo non è possibile, e non credo che un semplice farmaco possa agire contemporaneamente su mente, cuore e corpo.
COMMENTI
[…] vergini non volendo assolutamente provare, altri invece hanno provato e si sono resi conto di non apprezzare il piacere sessuale. L’asessualità non è una patologia, non dobbiamo infatti confonderla con l’impotenza […]
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