L'Oriana, anticipazioni seconda puntata della miniserie tv che ricorda il mito di Oriana Fallaci
L’Oriana, Vittoria Puccini è Oriana Fallaci – La prima puntata de L’Oriana, il racconto della vita di una grande protagonista del ventesimo secolo, Oriana Fallaci, interpretata dalla bellissima e bravissima Vittoria Puccini, che di recente ha presentato la fiction sul palco del Teatro Ariston (leggete qui), è appena terminata (scoprite qui cos’è accaduto nella prima delle due puntate). Oriana Fallaci è stata una delle protagoniste indiscusse del ventesimo secolo e attraverso i suoi occhi di giornalista, lo ha vissuto, narrato e raccontato. Vittoria Puccini, fiorentina proprio come la Fallaci, ne veste i suoi panni e ne racconta la sua vita, i suoi amori, il suo amore per il lavoro e i suoi turbamenti (qui ve ne avevamo già parlato).
Ecco cosa accadrà nella seconda puntata, che andrà in onda domani, martedì 17 febbraio su Rai Uno alle 21.15
L’Oriana, anticipazioni seconda puntata – Ecco la trama della seconda puntata de L’oriana. Nonostante la morte vista da vicino e i suoi amori quasi mai a lieto fine, Oriana Fallaci non è alla ricerca di lidi sicuri. Nell’agosto del 1973, la Fallaci conosce Alekos Panagulis (Vinicio Marchioni), leader della resistenza greca: si innamorano e diventano inseparabili. Entrambi sono liberi, senza dogmi e senza partiti. Tra loro c’è grande amore e poi grande dolore. Oriana vive il grande dramma dell’aborto, che ricorderà in Lettera ad un bambino mai nato. La prematura scomparsa di Alekos riporta Oriana a buttarsi a capofitto nel suo lavoro. Intervisterà personaggi influenti e potenti e li sfiderà con i suoi pensieri e i suoi gesti, liberi e in controcorrente con il resto del Mondo. Quando Oriana decide di ritrovare la pace, l’11 settembre del 2001 il mondo cambia e cambia anche lei.
L’Oriana, le parole di Vittoria Puccini – Ad interpretare, con timore, Oriana Fallaci è Vittoria Puccini, fiorentina come la stessa scrittrice. In un’intervista a Tv Sorrisi e Canzoni la Puccini ha dichiarato che, la sua prima reazione alla proposta di interpretare la grande scrittrice, è stata di “Timore. Siamo molto diverse: lei aveva una ruvidezza e una durezza di carattere che a me non appartiene. D’altronde se all’inizio non c’è timore, ha poco senso accettare un ruolo: è giusto che ci sia perché vuol dire che stai affrontando qualcosa di nuovo che ti farà crescere. E poi sapevo che sarebbe stato affascinante raccontare la storia umana e professionale di questa donna straordinaria.”
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