Little Miss: la Francia blocca i concorsi di bellezza per bambine

Little Miss: la Francia blocca i concorsi di bellezza per bambine

Le chiamano Little Miss, ma anche baby dive o mini vamp. Stiamo parlando delle bambine dei concorsi di bellezza a premio, prima prerogativa esclusivamente americana, ora spettacolo d'intrattenimento presente un po' ovunque. Ne parliamo perchè la Francia ha approvato al Senato una legge che vieta i concorsi di bellezza per i minori di 16 anni. A presentare la bozza è stata Chantal Jouanno, che già aveva espresso il suo riserbo per la sempre maggiore presenza di modelle bambine sulle copertine patinate delle riviste di moda.

Infanzia e sessualità hanno ormai confini labili – Le chiamano Little Miss, ma anche  baby dive o mini vamp. Stiamo parlando delle bambine dei concorsi  di bellezza a premio, prima prerogativa esclusivamente americana, ora spettacolo d’intrattenimento presente un po’ ovunque. Ne parliamo perchè la Francia ha approvato al Senato una legge che vieta i  concorsi di bellezza per i minori di 16 anni.  A presentare la bozza è  stata Chantal Jouanno, che già aveva espresso il suo riserbo per la sempre maggiore presenza di modelle bambine sulle copertine patinate delle riviste di moda.

”Non lasciamo credere alle nostre figlie più giovani che contano solo per la loro apparenza. Non permettiamo all’ interesse commerciale di vincere sull’ interesse sociale.”

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Essere famosa a ogni costo – Neanche a dirlo questa  legge ha alzato un polverone di polemiche che non sembra trovare quiete in tempi brevi. In America, patria storica di questi eventi, il  dibattito è aperto da anni. Lo studio pubblicato sul Journal of American Academy of Child and Adolescent Psychiatry ad opera di Martina M. Cartwright rileva come le dinamiche di questi concorsi siano diretti alla soddisfazione dei genitori più che all’intrattenimento delle bambine, e che possa perciò innescare un meccanismo di proiezione delle proprie insoddisfazioni personali sulla figura dei figli.

I ricercati che hanno condotto lo studio hanno  partecipato come spettatori a diversi eventi del settore e hanno notato come bambine distrutte dal sonno venissero truccate e acconciate per ore anche contro la volontà, o le fossero somministrati eccessive dosi di zucchero e bevande gassate per aumentare le prestazioni.

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Ipersessualizzazione – In generale una qualsiasi bambina partecipante a un concorso da miss, per essere competitiva, deve accondiscendere ad alcune pratiche estetiche non particolarmente adatte all’infanzia, i  capelli vengo cotonati, la pelle irrorata da abbronzatura spray, allestite ciglia e denti finti e fatte camminare sui tacchi. Per questo i pediatri parlano di una ipersessualizzazione di  queste bambine.

La Cartwright ha spiegato: “Penso che sia divertente se le bimbe vogliono giocare a mascherarsi per un po’, ma insistere nel trasformare un gioco nei primi passi verso una carriera da modella o da star di Hollywood è pericoloso. Anche perché le probabilità di successo sono molto scarse. I genitori devono conoscere i limiti dei propri figli e non pressarli perché così rischiano di danneggiarli“.
 “A questa età i bambini formano i loro legami e deludere i propri genitori, soprattutto la mamma, può avere un impatto forte. Accade quando si perde un concorso. Credo che vietare queste sfilate sia un messaggio chiaro di protezione verso i bambini”, dice una psicologa dell’Università di Lille.Le mamme delle piccole partecipanti a questi concorsi non sono d’accordo.  “E’ ridicolo vietare i concorsi di bellezza, perchè l’ipersessualità è ormai dappertutto: a scuola, in classe, in piscina”.
Ai posteri l’ardua sentenza.

COMMENTI

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    […] dice no – In questi anni, però, qualcosa si è fatto. La Francia ad esempio, grazie al Ministero dei diritti delle donne (che non c’è più), ha approvato in […]