Libri, i dati dell'Istat del 2014 rivelano che la lettura è in calo e che le donne hanno una maggiore propensione a coltivarla.
Libri, le donne sono più propense alla lettura: i dati dell’Istat del 2014 – Ogni anno l’Istat effettua ricerche su scala nazionale che rivelano l’andamento positivo o negativo di un certo tema nel corso degli anni. Già a partire dal 2010, la propensione della popolazione a coltivare la lettura ha subito un forte declino, accentuato senz’altro dall’interesse rivolto all’immediatezza di un sistema tecnologico, più che alla pazienza di pagine da sfogliare. I dati dell’Istat del 2014, in particolare, riferiscono che la percentuale dei lettori italiani sia scesa al 41,4% dal 43% del 2013, indicando come fascia di età consumatrice di libri quella compresa tra gli 11 e i 14 anni. Inoltre, viene dimostrato che sono le donne le più propense alla lettura: la popolazione di lettrici è al 48% contro 34,5% di lettori.
Lettura in calo più al Sud che al Nord – La tendenza a leggere sempre meno viene accusata maggiormente nelle regioni del Mezzogiorno, in Sicilia e in Puglia ad esempio, laddove l’ambiente familiare non favorisce la dedizione ai libri, considerati spesso di valore secondario. La propensione alla lettura in un ragazzo, infatti, è fortemente influenzata dal contesto culturale in cui nasce e cresce; se i genitori sono lettori costanti e possiedono un’ottima libreria a casa, allora il bambino riverserà la brama di conoscenza verso i libri, al contrario, invece, se l’input non parte dai grandi, i piccoli saranno meno propensi a dedicarsi alla lettura.
Leggere, una vecchia abitudine – Con l’avanzare della tecnologia e con l’evoluzione dei sistemi digitali di apprendimento del sapere, la cara vecchia abitudine della lettura sembra pian piano cadere in disuso. Il tempo non è più a disposizione dell’uomo, è l’uomo ad essere vittima incosciente del tempo. Così, non si coltiva più il momento di relax sul divano, magari con un camino acceso e una tazza di cioccolata calda, in compagnia di un bel libro, non si gioca più a fantasticare storie mentre le pagine d’inchiostro nero si susseguono velocemente una dopo l’altra. Smartphone, pc, tablet sono i codici che prepotentemente vanno sostituendo giorno per giorno il mondo magico e infinitamente ricco di un buon libro.
Mi balenò in mente il pensiero che dietro ogni copertina si celasse un universo infinito da esplorare e che, fuori di lì, la gente sprecasse il tempo ascoltando partite di calcio e sceneggiati alla radio, paga della sua mediocrità. (C. R. Zafón)
COMMENTI
[…] Poca voglia di leggere, mancanza di tempo e passione. La relazione degli italiani con i libri è sempre più labile. Secondo i dati raccolti da «Nero su Bianco. Focus su editoria e lettori in Piemonte», indagine di Unioncamere e Regione Piemonte in collaborazione con il Salone Internazionale del Libro, gli italiani sono sempre più pigri. Nel 2014 infatti, il 41,4% della popolazione dai 6 anni in su ha dichiarato di aver letto almeno un libro, quota in diminuzione rispetto al 43% registrato nel 2013. Bene Friuli e Trentino, male la Sicilia. Sempre secondo questi dati, sembrerebbe che le donne siano più propense alla lettura (per maggiori approfondimenti in merito, clicca qui). […]