Ghoncheh perso 10 kg e soffre di problemi di salute a causa dello sciopero della fame
Liberata su cauzione la ragazza iraniana che voleva assistere al volley maschile – Ghoncheh Ghavami è stata liberata su cauzione domenica pomeriggio, dopo 5 mesi di reclusione nel carcere di Evin, nel nord di Teheran. Questo è quanto ha comunicato la Bbc, riportando fonti dalla famiglia. La venticinquenne anglo-iraniana era stata arrestata perché aveva tentato di assistere ad un match di volley maschile, atto vietato dalla morale islamico-sciita. Ghoncheh era stata arrestata il 20 giugno mentre, insieme ad altre donne, manifestava all’esterno dello stadio di Teheran chiedendo di poter assistere al match Iran-Italia della World League maschile.
Ghoncheh Ghavami accusata di attività anti-governative – Ghoncheh Ghavami, dopo l’arresto, era poi stata rilasciata, ma poco dopo si era ritrovata nuovamente in manette con l’accusa di “propaganda contro lo Stato”. Infatti nel corso dei mesi la posizione di Ghoncheh Ghavami sembrava essersi aggravata: non più a causa del tentativo della ragazza di entrare nel Palasport, ma a causa della presunta attività anti-governativa portata avanti da Ghoncheh e provata dai contatti presenti nel telefonino della ragazza. Così, ad ottobre Ghoncheh Ghavami era stata condannata ad un anno di reclusione. In carcere la ragazza aveva però iniziato uno sciopero della fame per protesta, attirando l’attenzione da migliaia di persone da tutto il Mondo, che in sua difesa si erano mobilitate firmando la petizione per liberarla, poiché l’assistere allo sport che si ama non può essere considerato un crimine.
Ghoncheh Ghavami provata fisicamente dal periodo di reclusione – Da Londra, il fratello di Ghonceh Ghavami, Iman, ha dichiarato che la sorella si trova ora a casa dei genitori a Teheran e che, a causa dei 5 mesi di reclusione, “ha perso circa 10 chili e soffre di problemi gastrici legati agli scioperi della fame“. Il ragazzo ha aggiunto che spetta ora alla Corte d’Appello decidere se Ghoncheh Ghavami dovrà tornare in carcere o meno, e che il provvedimento verrà preso in due-tre settimane.
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