Il ministro Giannini propone l'insegnamento di materie in lingua inglese dalle scuole elementari, sottolineando l'importanza di conoscere le lingue straniere.
Dichiarazioni – Il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, in un’intervista ha parlato dell’importanza di conoscere le lingue straniere. “L’inglese è come lo sci: o lo impari da piccolo o zoppichi tutta la vita. I nostri giovani devono imparare a dialogare col mondo, per questo serve una full immersion di inglese dalle elementari con insegnanti madrelingua o quasi. E dovremo sperimentare classi di ‘solo inglese’ e ‘solo francese’, dove alcune materie saranno insegnate solo nella lingua straniera. Non fare l’ora di inglese, ma insegnare in inglese un’altra materia. Le due ore a settimana propinate da insegnanti oggettivamente scarsi servono a poco“.
Come ebbe inizio – L’insegnamento dell’inglese dalle elementari è frutto dell’insistenza dei genitori, che negli anni Novanta, pagavano di tasca loro(talvolta con l’aiuto dei Comuni) degli insegnanti esterni. Dopo un percorso durato quasi venti anni, fatto di sperimentazioni ripetute, l’inglese è stata promossa disciplina curriculare nel 2003, con la Legge di Riforma della scuola primaria, meglio conosciuta come legge Moratti. Lo studio della lingua inglese già dalla scuola primaria è stata un’idea che con fatica è entrata nella mentalità generale, forse per retaggio culturale, un legame con quel ‘classicismo’ che tanto ci lega alla tradizione, allo studio del greco e del latino, sorgenti della nostra cultura.
Progetti passati – Nel 2012 il Miur dava il via alla formazione degli insegnanti per l’introduzione della metodologia Clil (Content and Language Integrated Learning). Questo progetto consisteva nell’insegnamento, in modo graduale, di una materia in lingua straniera e riguardava le classi terze dei Licei Linguistici. L’obiettivo era di convolgere, negli anni a seguire, anche altre classi, altri tipi di licei e le università. L’ex Ministro dell’Istruzione Profumo dichiarava: “L’insegnamento in lingua straniera anche nei Licei Linguistici, oltre che in alcune facoltà universitarie, è importante perché aiuta i nostri studenti a munirsi di quelle conoscenze e competenze linguistiche che si riveleranno strategiche nel loro futuro professionale. Il mercato del lavoro, infatti, sarà sempre più a dimensione europea e quindi la scuola deve essere capace di corrispondere a queste aspettative“
COMMENTI
[…] Una svolta per la scuola – “Il nostro è uno sforzo per traghettare la scuola dal Novecento al nuovo secolo, senza smantellare la base teorica che poggia sul sistema delle conoscenze. Aggiungeremo alcune competenze nel curriculum, ma quello che più ci interessa è che ci siano insegnanti preparati, motivati e aggiornati e che i singoli istituti funzionino. Saranno i bambini che inizieranno l’anno prossimo le elementari quelli che beneficeranno del tutto delle novità” ha dichiarato in conclusione il ministro Giannini. […]