Lettera aperta al mio violentatore

Lettera aperta al mio violentatore

Una ragazza che ha subito violenze sessuali scrive una lettera aperta al suo violentatore.

Lettera aperta – Ione Welles, una studentessa di 20 anni, stava tornando a casa quando ha incontrato colui che, entro pochi secondi, sarebbe stato il suo violentatore. La studentessa di Oxford, profondamente turbata ma decisa a non far passare inosservata la violenza subita, ha deciso di scrivere una lettera aperta di 800 parole al suo violentatore. Nella lettera, inizialmente pubblicata presso Cherwell, il giornale indipendente degli studenti dell’Università di Oxford, Welles si descrive come figlia, amica e fidanzata ed è ferma nei confronti del violentatore: “Non vincerai”. La polizia riporta che un 17enne è stato accusato di violenze sessuali e dovrà presentarsi in tribunale il 6 maggio; è libero su cauzione e non è possibile conoscere il suo nome per ragioni legali. Ecco l’attacco della lettera: “Non posso spedirti questa lettera perché non conosco il tuo nome. So solo che sei accusato di violenza sessuale. E ho una domanda per te”.

violentatore

Il racconto – Welles racconta del momento tragico in cui il suo violentatore ha tentato di abusare di lei e alla fine gli pone una domanda: “Quando hai stretto le tue mani attorno al mio viso fino a togliermi il respiro, quando ho lottato con la tua mano fino a che non sono riuscita ad urlare, quando mi hai tirato i capelli, quando mi hai fracassato la testa sul marciapiede e ordinato di tacere, quando i miei vicini ti hanno visto e hanno gridato ma tu hai continuato a prendermi a calci, quando mi hai strappato il reggiseno con la forza, quando non hai potuto avere il mio corpo perché i vicini e la mia famiglia erano arrivati: hai mai pensato alle persone?”. La studentessa vuole fa capire alla società e al suo violentatore che quest’ultimo è un’eccezione: “Tu, il mio stupratore, hai dimostrato che non c’è nessuna debolezza in me o nelle mie azioni, ma hai dato prova della solidarietà dell’umanità. Non ci sono confini per la società; ci sono solo le eccezioni e tu sei una di queste”.

Denunciare la violenza sessuale – L’importanza della lettera aperta di Welles sta nel suo intento di far capire alle persone che bisogna sempre denunciare le violenze subite e mai vergognarsi di essere state violentate. Recentemente è stata pubblicata un’intervista a una ragazza in cui è raccontato ciò che ha subito (leggi qui). Questo invece è il modo in cui Madonna si è giustificata per non aver denunciato lo stupro subito.

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