Leggere Harry Potter riduce i pregiudizi e aumenta l’empatia

Leggere Harry Potter riduce i pregiudizi e aumenta l’empatia

L'ultima grande magia di Harry Potter

“La più grande magia di Harry Potter” – “La più grande magia di Harry Potter” è il titolo della recentissima ricerca di un team di docenti delle università di Modena e Reggio Emilia in collaborazione con colleghi dell’Università di Greenwich. Lo studio, pubblicato sul Journal of Applied Social Psychology e ripreso dal New York Magazine, è stato condotto per capire se la lettura dei libri di Harry Potter possa davvero aumentare l’empatia, ridurre i pregiudizi nei confronti delle “minoranze” o di quelle categorie spesso discriminate –come omosessuali, immigrati, rifugiati, ecc. E la risposta, a quanto pare, è stata positiva.

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Lo studio – Lo studio è stato condotto su bambini di scuole elementari e su ragazzi di scuole superiori e università ed è stato diviso in tre fasi a seconda delle fasce d’età. In tutti e tre casi è stato confermato un fatto: l’aumento dell’empatia è strettamente legata al personaggio di Harry Potter. Sono, infatti, i ragazzi che più si identificano con questo personaggio, quelli più aperti e disponibili nei confronti delle categorie solitamente stimmatizzate. “La lettura di queste storie – ha spiegato Vezzali, uno dei docenti che ha guidato lo studio – dovrebbe ridurre il pregiudizio perché il protagonista, Harry Potter, ha rapporti positivi con personaggi appartenenti a categorie sociali stigmatizzate: sebbene questi personaggi siano fantastici, essi sono umanizzati dall’autrice, in modo che le persone possano associarli a categorie reali, quali appunto immigrati, rifugiati, omosessuali.”

Leggere per vivere – Questo caso ribadisce l’importanza dei libri e della letteratura e dell’influenza che questi hanno sulla vita delle persone. Lo stesso Loris Vezzali, a fronte dei risultati della ricerca, suggerisce di inserire libri come Harry Potter nei curriculum scolastici, in quanto capaci di influire sulle “attitudini psicosociali” dei ragazzi in formazione. Del resto, una frase dello stesso Albus Silente, preside della scuola in cui Harry studia le arti magiche, in “Harry Potter e il Calice di Fuoco” risulta emblematica: “Non riesci a vedere che non è importante ciò che si è alla nascita, ma ciò che si diventa?”

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