Una terra dove il tempo si è fermato – Nel Tamil Nadu (a sud-est dell'India), il tempo sembra essersi fermato molti secoli fa. La popolazione di quest
Una terra dove il tempo si è fermato – Nel Tamil Nadu (a sud-est dell’India), il tempo sembra essersi fermato molti secoli fa. La popolazione di quest’area è la più sfruttata di tutto il Paese, con turni di lavoro estenuanti, l’economia è ancora prevalentemente di sussistenza e il tasso di mortalità precoce è molto alto. Una terra, il Tamil Nadu, che non riconosce il diritto all’infanzia, i numeri parlano chiaro: si stimano che siano milioni le schiave bambine di età compresa tra i cinque e i 17 anni, costrette a lavorare in condizioni disumane, prive della possibilità di studiare e migliorare la loro condizione di estrema povertà.
Cotone, pesticidi e abusi – Le schiave bambine svolgono lavori tra i più pericolosi. Molte di loro vengono impiegate nei campi di cotone, i quali, poiché trattati con potenti pesticidi, responsabili anche della decimazione delle api, rischiano di nuocere gravemente alla salute delle piccole. Nei campi di cotone le schiave bambine passano 12 ore al giorno a partire dalle cinque del mattino, in pratica l’intera giornata. I turni di lavoro rimangono fissi a prescindere dalle condizioni climatiche, sotto la pioggia o con il caldo asfissiante le schiave bambine rimangono comunque all’aperto a lavorare. Tutt’altro che raramente, inoltre, le baby lavoratrici sono vittime di abusi sessuali da parte dei loro datori di lavoro. E’ soprattutto durante il periodo di impollinazione, che va da settembre a gennaio, che le piccole vivono in un regime di schiavitù palesemente in contrasto con tutti i diritti umani.
In loro difesa – Tenute accuratamente alla larga da ogni forma di istruzione, in modo da preservare intatto il rapporto di lavoro, o meglio di schiavitù, così vantaggioso per i proprietari, le schiave bambine rischiano di non riuscire mai a migliorare la loro condizione. Il loro difesa si è mobilitata l’organizzazione no profit Terre des Hommes, che ha lanciato la campagna Indifesa, con l’obiettivo di mostrare le condizioni delle piccole schiave bambine, come conseguenza della mancanza di un sistema di istruzione adeguato.
COMMENTI