Le donne di Rush: Olivia Wilde

Le donne di Rush: Olivia Wilde

Appuntamento con Olivia Wilde coprotagonista di Rush e “attrice sociale”

In attesa di vedere al cinema Rush incentrato sulla vita del tre volte campione di Formula 1 Niki Lauda e del suo rivale James Hunt, abbiamo dato una sbirciata alle coprotagoniste del film: Olivia Wilde e Alexandra Maria Lara. Presenze importanti nella vita dei due piloti e altrettanto interessanti nella pellicola di Ron Howard. Il primo appuntamento è con Olivia Wilde e la sua carriera con uno sguardo nel sociale.

Olivia-Wilde-Rush

Gli esordi

Conosciuta dal pubblico televisivo come Remy “Tredici” Hadley, dottoressa nella serie di successo statunitense Dr. House – Medical Division, Olivia Jane Cockburn in arte Olivia Wilde, nasce il 1984 a New York City.
Dopo aver interpretato al liceo il ruolo di Cecily Cardew ne “L’importanza di chiamarsi Ernesto” di Oscar Wilde, adotta il cognome del celebre scrittore inglese per intraprendere la sua carriera cinematografica. Studia alla Phillips Academy e alla Gaeity School af Acting di Dublino e nel 2003 debutta nel telefilm Skin. Il grande cinema arriva con il ruolo di Danielle in La ragazza della porta accanto (2004) di Luke Greenfield, dove fa innamorare follemente uno studente universitario.

Impegnata con medici e insegnanti nei campi per i rifugiati haitiani, nel 2011 dirige il cortometraggio Sun City Pictures House che segue una comunità di Haiti riunita con l’intento di costruire un cinema dopo il disastroso terremoto del 2010. Un’opera confortante e commovente vincitrice dell’audience Award al Manui Film Festival e proiettata durante le DocuWeeks.
Sensibile alle problematiche sociali ha inoltre preso parte in Half the Sky (2012), basato sull’omonimo libro di Nicholas Kristof e Sheryl WuDunn, documentario in cui vengono denunciati gli abusi, le lotte, l’obbligo alla prostituzione e la mutilazione genitale subita dalle donne di Nairobi. Nel film la Wilde si impegna insieme alle donne del Kenia per ottenere l’indipendenza finanziaria e liberarsi degli oppressori.

Nel 2013 è produttore esecutivo di The Rider and the Storm, in concorso al Tribeca Film Festival. Il docu-film segue la vicenda di Timmy Brennan, un operaio che fugge dalla frenesia cittadina trovando sollievo nella pratica del surf. Quando l’uragano Sandy distrugge la sua casa facendogli perdere tutto, il giovane scopre la bontà  degli estranei e riesce a superare la disperazione facendo ritorno al wind surf.

Oggi

L’attrice è ormai in grande ascesa, ha recitato al fianco di attori del calibro di Jeff Bridges nel fantascientifico Tron – Legacy (2010), insieme a Harrison Ford e Daniel Craig in Cowboys & Aliens (2011), con Jude Lowe, Liam Neeson e James Franco in Third Person (2013). Ha recentemente terminato le riprese dell’horror-thriller Reawakening e la vedremo nel 2015 in Drinking Buddies una commedia in cui il regista Joe Swanberg esplora cosa succede quando vita professionale e privata collidono. A Novembre sarà in Her con un cast di giovani stelle: Joaquin Phoenix, Rooney Mara e Scarlett Johansson.

Rush

Dal 19 settembre possiamo guardarla nei panni di Suzy Miller, la moglie dello spericolato e affascinante pilota James Hunt (interpretato da Chris Hemsworth). Un ruolo di intensa essenzialità in cui la Wilde riesce a trasmettere l’amore che prova per il marito e la scelta razionale di staccarsene. La scena in cui Hunt vince il campionato e lei lo guarda commossa in televisione è l’esempio più lampante di un amore soffocato, ma profondo. Un’ottima interpretazione di una donna intelligente e affascinante, che conferma la sua crescita in ruoli sempre più vari e interessanti.

La sua frase: <<Non sei tremendo, sei solo dove devi essere a questo punto della vita>>.

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    […] Olivia Wilde il nostro approfondimento sulle protagoniste di Rush (da oggi in sala) continua con Alexandra Maria […]