A come asimmetria, B come bordi, C come colore, D come dimensioni, E come evoluzione sono le cinque lettere d’inizio delle parole chiave che servono per riconoscere la malignità di un neo
Le cinque lettere per riconoscere la malignità di un neo – A come asimmetria, B come bordi, C come colore, D come dimensioni, E come evoluzione sono le cinque lettere d’inizio delle parole chiave che servono per riconoscere la malignità di un neo o che, quantomeno, fungono da campanello d’allarme per un’ urgente visita dal dermatologo di fiducia.
Osservare il proprio corpo piò salavervi la vita – Già perché osservare il proprio corpo e come cambia nel tempo è sicuramente un modo per evitare l’insorgere di malattie e tumori della pelle.
Il dermatologo, infatti, non saprà mai se un neo ha cambiato forma, colore o dimensione, se i bordi che prima erano simmetrici ora non lo sono più o se c’è stata un’evoluzione nel tempo di una macchia o di un neo: noi sì.
I dermatologi hanno stilato un elenco di segnali importanti che, noi e solo noi, siamo in grado di notare e che devono servire da campanello d’allarme e indurci immediatamente a fare una visita dal dermatologo.
I segnali per riconoscere la malignità di un neo – Ma quando un neo, dunque, può destare preoccupazione? Sicuramente la prima cosa è l’asimmetria.
Un neo che abbia dei contorni irregolari, che tenda a svilupparsi con frange e piedini solo da una parte e che abbia un aspetto frastagliato solo in alcuni lati è un fenomeno da non sottovalutare e primo sintomo di possibile malignità.
I nei inoltre non devono mai uscire dai propri bordi ed espandersi al di là del confine che fino a quel momento li ha delimitati.
Bisogna recarsi subito dal proprio medico specialista poi se ha cambiato colore. Un neo che improvvisamente da marrone chiaro diventa scuro o, peggio ancora, nero può essere il segnale di una trasformazione maligna.
Prestate attenzione anche alle dimensioni: se notate che ha subìto una variazione nel tempo e si è ingrandito contattate immediatamente il dermatologo e fissate una visita di controllo.
Insomma, per concludere, ciò che non deve mai esserci è l’evoluzione. Un neo che non si evolve nel tempo in termini di colore, grandezza e simmetria non deve destare preoccupazione.
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