Le 5 verità da sapere su Joy

Le 5 verità da sapere sul film Joy, con Jennifer Lawrence assoluta protagonista della pellicola. Il film trae ispirazione dalla vera storia di Joy Mangano, l’inventrice del famoso Miracle Mop. In Italia il mocio. Devo dirla tutta, forse avrei preferito avessero lasciato invariato il nome in inglese; in ogni caso, non siamo qui a sindacare nessuno e, tornando a noi, la storia del film non è esattamente al 100% la storia di Joy Mangano. Solo per metà lo è. Il resto sono storie vere, accadute a donne realmente esistite ed è stato lo stesso regista a inserirle, per omaggiarle.

Vediamo insieme le 5 Verità su Joy Mangano

 1. A differenza del film, dove il personaggio interpretato dalla Lawrence sceglie di non andare alla Boston university  per occuparsi della famiglia, la vera Joy Mangano consegue la laurea in Business Administration alla Pace University nel 1978. Tuttavia, una volta finita l’università, lavora come cameriera e, come ripreso successivamente dal film, come specialista di prenotazioni nelle compagnie aeree.

2. Il personaggio della Lawrence incontra quello che poi diventerà il suo ex marito ad una festa. La vera Joy incontra il marito all’università, si sposano ed hanno 3 figli prima di divorziare. Nel film sono due i pargoli.

3. Il primo tentativo di vendita del personaggio della Lawrence è un totale fallimento. La Mangano in realtà ha venduto più di 18.000 miracle mop nella sua prima vendita.

4. Totalmente inventata è la storia della sorellastra gelosa della Lawrence, Peggy,  e delle sue scenate di gelosia durante tutto il film.

5. La quinta ed ultima illuminante verità è il personaggio della madre nel film. Deliziosa donna depressa che pensa di vivere nel suo piccolo mondo fatto di soap opera e di citazioni dei personaggi della tv. La madre della Lawrence nel film, è una composizione di donne che la stessa Joy Mangano ha conosciuto durante la sua vita.

Una piccola curiosità: il regista David o’ Russel e Joy Mangano (che tuttora continua a fare televendite e inventare prodotti) sono stati in contatto telefonico per un totale di 100 ore durante le riprese del film. Lui non voleva incontrarla per non essere troppo influenzato dalla sua storia ed evitare di costruire un vero e proprio biopic sull’inventrice.

Alessandra Gatti