Svizzera: referendum contro i frontalieri italiani

Svizzera: referendum contro i frontalieri italiani

La Svizzera vota il referendum ''basta immigrazione di massa'' volto a chiudere le frontiere ai lavoratori frontalieri italiani impiegati sul suolo elvetico, vediamo insieme cosa ne pensa il popolo elvetico...

La  Svizzera è chiamata a decidere – Il 9 febbraio in Svizzera i cittadini sono chiamati a votare il referendum, nato dalla proposta di legge popolare ”basta immigrazione di massa” e fortemente voluto dal partito di estrema destra Udc. Quello di bloccare le frontiere è un vecchio pallino del partito, che non ha mai ben  digerito le politiche europee in fatto di mobilità internazionale, infatti questa proposta mirerebbe a rinegoziare gli accordi bilaterali sulla libera circolazione stipulati con l’Unione europea. La Svizzera si trova a vivere in questo momento una fase di decrescita economica mentre l’immigrazione rappresenta un trend in costante crescita.

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Italiani in Svizzera – Questo referendum non riguarda però solo l’immigrazione, ma anche i lavoratori frontalieri, di cui la stragrande maggioranza sono italiani. L’ Udc sono anni che ingaggia una strenua lotta per bloccare i lavoratori italiani, nel 2011 li ha definiti e ritratti come topi vestiti da ladri intenti a rubare e divorare il formaggio svizzero. Il messaggio mi pare lapalissiano. Gli italiani infatti sono in vetta alla classifica degli stranieri presenti sul suolo elvetico, con un considerevole 15,8%.

Se la proposta passasse diminuirebbe drasticamente i permessi e i visti per gli stranieri, e andrebbe anche a toccare i ricongiungimenti familiari e i richiedenti asilo, normalmente tutelati dalle convenzioni europee Una vera e propria chiusura delle frontiere a scopo protezionistico.

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Memoria storica – I sostenitori dell’iniziativa sono preoccupati dell’ aumento demografico che segue la migrazione lavorativa, dato che a lungo andare comporterebbe l’invivibilità del territorio per i cittadini svizzeri. Ma cosa pensa la popolazione elvetica?

I sondaggi pare rilevino una sostanziale contrarietà alla proposta del referendum: il 37% degli svizzeri pare vivere in sintonia  con la presenza straniera sul territorio, ma la fetta degli indecisi è molto ampia e determinante ai fini decisionali. Le zone più favorevoli a questa proposta sono il Canton Ginevra e il Canton Ticino, dove la presenza negli ambiti lavorativi di italiani e francesi è più alta.

Attendiamo il 9 febbraio la sentenza popolare, ma intanto nella memoria collettiva del bel paese non può non riaffacciarsi l’immagine di quei caustici cartelli appesi nelle vetrine dei negozi elvetici che vietavano l’ingresso ai cani  e agli italiani.

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    […] di arti applicate del museo Fitzwilliam. I “bronzi Rotschild”, dopo un esame eseguito in Svizzera con l’impiego dei neutroni, sono stati effettivamente datati intorno al primo decennio del […]