Gli integralisti islamici Boko Haram continuano a mietere vittime in Nigeria: oggi una bambina kamikaze si è fatta esplodere in un mercato
Bambina kamikaze provoca una strage in Nigeria – Le morti di matrice terroristica continuano ad imperversare. Mentre la Francia è sotto allerta, un altro Paese è sotto choc. Oggi, infatti, è avvenuta l’ennesima, terrificante, strage in Nigeria: una bambina di circa 10 anni si è fatta saltare in aria in un affollato mercato di Maiduguri, provocando la morte di almeno 10 persone. Questo è quanto è stato riferito dalla Croce Rossa e dalle fonti della sicurezza riprese dall’informazione locale. Ora l’area del mercato è stata isolata mentre i numerosi feriti venivano soccorsi e portate negli ospedali. Si ritiene che si tratti dell’ennesima strage terroristica organizzata dagli integralisti islamici nigeriani Boko Haram, che da giorni, con l’avvicinarsi delle elezioni legislative e presidenziali (14 febbraio) compiono sanguinosi attacchi fra la popolazione civile in tutta la Nigeria.
Gli integralisti islamici Boko Haram hanno già provocato almeno 2000 vittime – La strage in Nigeria compiuta dalla bambina kamikaze è solo l’ennesima di questo ultimo periodo. Infatti non si riescono a contare le vittime della carneficina nella città di Baqa, nel nord-est della Nigeria, dove dei circa diecimila abitanti almeno 2.000 sarebbero stati uccisi dagli integralisti islamici Boko Haram in meno di una settimana. L’unica speranza in questa sanguinosa strage in Nigeria, è che tra le numerose persone che mancano all’appello qualcuno sia riuscito a salvarsi attraversando le frontiere con il Ciad e con il Camerun. Intanto decine di cadaveri restano abbandonati nelle strade senza che nessuno abbia il coraggio o la forza di seppellirli. Secondo il governatore del distretto, Baba Abba Hassan, le vittime di Baqa sono state le persone che non avevano la forza di scappare davanti ai terroristi che entravano a Baga: donne, bambini, anziani. Muhammad Abba Gava, portavoce dei civili che hanno tentato di difendersi dal Boko Haram, dichiara sconcertato: “Nessuno poteva occuparsi dei cadaveri, troppi, e nemmeno dei feriti gravi che a questo punto potrebbero essere morti”.
“Domani a Parigi sarò Charlie Hebdo e nigeriano”- Questa l’affermazione di Andrea Iacomini, portavoce di Unicef Italia, che ricorda la strage in Nigeria e i bimbi vittime dei conflitti nel mondo: “Domani a Parigi sarà una giornata di lutto mondiale. La tragica morte dei giornalisti di Charlie Hebdo deve far riflettere tutti, a cominciare dai capi di stato e di governo. Queste gesta frutto di odio, senza pietà, si alimentano in larga parte in luoghi da troppo tempo senza pace dove la guerra alimenta terrorismo e gesta folli specie ai danni dei bambini, non dimentichiamolo. La tragica morte di questi cittadini d’Europa deve “aprire” le coscienze di noi cittadini distratti sulle migliaia di morti quotidiane di innocenti per mano del terrore. Penso ai duemila cadaveri che giacciono a Baqa in Nigeria. Ai migliaia di bimbi morti in Siria, centrafrica, sud Sudan, ogni giorno e nel silenzio generale. Occorre un risveglio collettivo e un sforzo di pace nei luoghi caldi del mondo. Solo cosi si sconfigge l’estremismo. Ecco perché domani a Parigi io sarò Charlie Hebdo. Ma sarò anche un bambino nigeriano, siriano, sudafricano, iracheno, ucraino, palestinese, centrafricano che da anni e ogni giorno nell’indifferenza generale solo perché’ lontano geograficamente, politicamente e dai riflettori muore innocente. Senza contrapporre retoricamente due eventi cosi tragici domani io sarò #CharlieHebdo e sarò #nigeriano”.
Fonte: Ansa
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