All'interno della comunità BDSM esiste una pratica chiamata furniphilia: ecco di cosa si tratta.
La furniphilia, detta in italiano anche fornifilia o furnifilia, è una pratica sessuale molto particolare che consiste nel travestirsi e rendersi simili ad oggetti di arredamento, sia nella forma sia nella funzione. Il temine furniphilia deriva infatti da philos (amore) e furni, diminutivo dell’inglese furniture, che indica proprio gli oggetti di arredamento.
La furniphilia è una pratica diffusa all’interno della comunità BDSM, la quale adotta pratiche basate sulla dominazione e sottomissione, come Bondage, sadomaso, masochismo. Nel caso della furniphilia il dominatore impone al sottomesso di travestirsi da oggetto da arredamento e di assumerne tutte le particolari funzioni.
Si tratta di una forma di immobilizzazione simile a quella che avviene nel Bondage, ma in questo caso non vengono utilizzate corde o catene. Il sottomesso viene immobilizzato psicologicamente, in quanto deve espletare quelle precise funzioni dell’oggetto interpretato. Gli oggetti più interpretati sono prevalentemente candelabri o lampade, utilizzando anche delle candele. Ciò implica anche il sadomasochismo, in quanto il calore della cera che cade sul corpo provoca dolore e bruciore sul soggetto. Ma numerosi sono gli altri oggetti interpretati: tavolini, appendiabiti, sedie, poggiapiedi. Tutti oggetti scelti dal dominatore e che servono a soddisfare le sue esigenze e ad umiliare il sottomesso, degradato allo stato di oggetto.
Curiosità: Lo scultore Allen Jones ha creato delle sculture ispirandosi a tematiche riguardanti la furniphilia.
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